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L’Italia è sempre più composta di migranti, ma quanto sappiamo accoglierli?

L’accoglienza è il tema della X edizione dei Colloqui del Forte di Bard. Aperte le adesioni. L’evento sabato 6 aprile con ingresso gratuito. Numerosi gli ospiti

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La manifestazione i Colloqui di Bard è giunta alla decima edizione. E quest’anno, il tema è più che mai attuale: l’accoglienza. Sotto la direzione di Enzo Bianchi – fondatore della comunità monastica di Bose – l’evento ogni anno riunisce, personalità del mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo e dell’imprenditoria italiana. I Colloqui promossi dall’Associazione Forte di Bard saranno dedicati al tema dell’accoglienza. L’appuntamento è per sabato 6 aprile 2019, a partire dalle ore 10:30, con apertura degli accrediti dalle ore 9:30. L’ingresso è gratuito.

Quanto sappiamo accogliere gli altri?

«L’altro non è colui che scegliamo di invitare in casa nostra bensì colui che emerge, non scelto, davanti a noi: è colui che giunge a noi portato semplicemente dall’accadere degli eventi e dalla trama intessuta dal nostro vivere, perché l’ospitalità è dono, è crocevia di cammini – spiega Enzo Bianchi – L’altro è colui che sta davanti a noi come una presenza che chiede di essere accolta nella sua irriducibile diversità; poco importa se appartiene a un’altra etnia, a un’altra fede, a un’altra cultura: è un essere umano, e questo deve bastare affinché noi lo accogliamo».

L’ospitalità umanizza

«L’ospitalità umanizza innanzitutto colui che la esercita: e questo vale non solo per gli uomini, ma per l’arte, la storia, il gusto, le culture, le relazioni – prosegue Enzo Bianchi – In effetti, il modo di concepire e vivere l’ospitalità è rivelativo del grado di civiltà di un popolo. Dovremmo imparare a pensare il grado di civiltà in riferimento al livello dell’umanità e del rispetto dell’umanità dell’uomo, e delle cose, fino a tutta la creazione, non solo in termini di tecnologia e di sviluppo. Nel praticare l’ospitalità si fa dunque più che mai opera di umanizzazione».

La riflessione con numerosi ospiti

La riflessione sul tema sarà oggetto di condivisione con numerosi ospiti che porteranno il loro personale contributo al dibattito. Interverranno Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia delle migrazioni all’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Serra, Segretario Generale Fondazione Paideia, Anna Foa, Storica e scrittrice, Francesco Scoppola, direttore Generale, Direzione Generale Educazione e Ricerca, del Mibac, Maria Cristina Ronc, direttore del Forte di Bard, Gioachino Gobbi, imprenditore, Valentino Castellani, professore, già docente al Politecnico di Torino. A conclusione della giornata Enzo Bianchi terrà il suo intervento.

Come partecipare

Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria al numero 0125/833816 oppure eventi@fortedibard.ithttps://www.fortedibard.it/

Il programma dell’evento

ore 9.30 – Accredito partecipanti.
ore 10.30 – Introduzione Enzo Bianchi, Fondatore Comunità di Bose e saluti istituzionali
ore 11.00 – Maurizio Ambrosini, Docente di Sociologia delle migrazioni all’Università degli Studi di Milano: “L’accoglienza comincia dallo sguardo”.
ore 12.00 – Fabrizio Serra, Segretario Generale Fondazione Paideia: “Riflessi di normalità”.
ore 13.00 – Pausa pranzo.
ore 14.30 – Anna Foa, Storica e scrittrice: “Gli ebrei nella storia tra esilio, persecuzione, accoglienza”.
ore 15.30 – Francesco Scoppola, Direttore Generale, Direzione Generale Educazione e Ricerca, Mibac: “La tradizione dell’ospitalità”. Maria Cristina Ronc, Direttore Forte di Bard Montagna Arca, Gioachino Gobbi, Imprenditore: “Thangkas da salvare. Perché l’eredità del Tibet non vada persa”.
ore 17.00 – Valentino Castellani, Professore, già docente al Politecnico di Torino: “Città e doveri di cittadinanza”.
ore 17.30 – Enzo Bianchi, Fondatore Comunità di Bose: “L’accoglienza”.
In sala verrà allestito un corner con le pubblicazioni dei relatori.
All’accredito verrà consegnato un voucher valido per un ingresso a tariffa ridotta per una mostra a scelta tra Wildlife Photographer of the Year e Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento. Valido sino al 1° maggio 2019.

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