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Cronaca Live

Busta esplosiva: i bombaroli «una volta erano bravi». Ma Airola cancella il (suo) post

«fatevi vivi se avete gli attributi, conigli!» Alberto Airola scrive un post su Facebook e subito dopo lo cancella chiedendo scusa. Ecco il messaggio integrale

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TORINO – «Sbagliate sempre obiettivo. Non capite proprio nulla di Istituzioni. Siete troppo ignoranti per fare i bombaroli. Siete la feccia peggiore». Così, in un post su Facebook, il senatore M5s Alberto Airola, torinese, a proposito della busta potenzialmente esplosiva, indirizzata alla sindaca Chiara Appendino e scoperta ieri a Palazzo Civico. Il post, pubblicato ieri a tarda sera, è stato modificato eliminando la frase «Quelli bravi di una volta sapevano chi colpire e pagavano di persona, evidentemente di gente così, non ce n’è più. È rimasta la feccia peggiore». Airola spiega di averla cancellata «perché è stata fraintesa e poteva offendere qualcuno». 

Massima solidarietà

Il senatore M5s apre il post esprimendo «massima solidarietà a Chiara Appendino, e a tutti i consiglieri. Chi saranno quei o quel miserabile che ha spedito un pacco bomba a Chiara Appendino? Che si nascondono dietro un falso e significativo mittente ma non hanno il coraggio di metterci la faccia? Prima che finisca o finiscano a marcire in carcere, perché li beccheranno, questo è certo. Facciano un salto a casa mia che glielo faccio ingoiare il loro cazzo di pacco. Io il coraggio di guardarlo/vi in faccia ce l’ho, tu o voi non ce l’avete perché siete nati pavidi e vigliacchi. E se invece non fosse così, – conclude Airola – fatevi vivi se avete gli attributi, conigli!». 

M5S: «abbassate i toni»

Un invito a «tutti gli attori politici e sociali ad abbassare i toni, continuando a stringersi attorno alla Sindaca» Chiara Appendino, a seguito del «vile e criminale gesto intimidatorio», che ha coinvolto la sindaca. A lanciarlo è Valentina Sganga, capogruppo del M5S in Comune a Torino. «Non servono solidarietà di facciata e poi tentativi di innescare polemiche sterili o che sbagliano l’obiettivo. In questo momento è necessario sostenere le istituzioni e non cercare di delegittimarle per fini politici», ha rimarcato Sganga. «Parole gridate o sopra le righe, da qualsiasi parte arrivino, vanno stigmatizzate e per questo ribadiamo l’invito ad abbassare i toni», ha concluso.

Poi, Airola chiede scusa

«La notizia del pacco bomba recapitato a Chiara Appendino mi ha riempito di rabbia e indignazione. Si tratta dell’ennesimo atto vile commesso da individui violenti e senza dignità ai danni dei miei concittadini e di un’amministrazione onesta e coraggiosa che agisce nel loro unico interesse. Per questo, ho scritto d’impeto parole di accusa agli aggressori comunque inopportune. Di questo mi scuso. Quello che volevo dire è che ammantarsi dell’identità storica anarchica e dei suoi riferimenti culturali per coprire sotto una presunta emulazione un banale quanto vigliacco atto di violenza è patetico e gravissimo». Lo afferma, in una nota, Alberto Airola.

Appendino: «continuo con maggior forza»

«Non ho nessuna intenzione di alzare polemiche o inasprire i toni, credo di aver fatto in questi 3 anni quello che un sindaco deve fare per la sua città e continuerò a farlo». A dirlo, a margine della presentazione del Circolo del Design, la sindaca di Torino Chiara Appendino parlando del plico esplosivo ricevuto ieri. «Da parte mia – ha ribadito – c’è massima serenità. Il sindaco lavora per la sua città, questo ho fatto fino a oggi e continuerò a farlo con maggior forza e determinazione».

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