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Omicidio Stefano Leo: in un video il suo assassino

L’assassino di Stefano Leo è stato ripreso dalle telecamere. Quale era la sua vera intenzione?

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TORINO – Said Mechaquat, l’assassino di Stefano Leo, il giovane di 33 anni sgozzato sul lungo Po a Torino è stato ripreso la mattina dell`omicidio a Torino dalle telecamere della zona. Nelle immagini diffuse dai Carabinieri si vede la sua passeggiata in Piazza Vittorio, al mattino in centro a Torino. Poi il giovane, reo confesso dell’omicidio, si sposta verso l`incrocio tra via Napione e Corso San Maurizio camminando lungo il Po, teatro dell`aggressione mortale. È il 23 febbraio 2019, Stefano Leo, come ogni mattina sta percorrendo a piedi il tragitto da casa a lavoro, ma a lavoro il giovane quella mattina non arriverà mai. Assalito con un coltello alla gola, il ragazzo è morto dissanguato in strada.

Le immagini della fuga

Nelle immagini acquisite dai carabinieri di Torino viene mostrata anche la fuga del killer intorno alle 11. L’omicida si è costituito domenica. Agli inquirenti ha confessato che quella mattina era andato in centro con l’intenzione di uccidere una persona, a causa della povertà e della disperazione in cui era piombato. L’uomo, un senza fissa dimora, ha confessato di aver scelto Leo, perché gli appariva troppo felice. Il movente del gesto folle però non convince fino in fondo gli inquirenti.

La conferma dell’omicidio

Ha confermato il contenuto dei suoi primi interrogatori e per il resto si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande Said Mechaquat, il 27enne fermato per l’omicidio di Stefano Leo. L’occasione è stata l’udienza di convalida del fermo, in cui si è verificato anche un vivace battibecco con la giudice Silvia Graziella Carosio. La procura ha chiesto un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio. Ilgip si è riservato la decisione.

Confessione attendibile

Secondo il comandante provinciale dei Carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, la confessione è «attendibile». «Nelle settimane successive al delitto – spiega – è stato svolto un lavoro investigativo minuzioso, che ha consentito di raccogliere numerose fonti di prova senza mai trascurare alcuna ipotesi. Le fonti di prova raccolte – prosegue – ci hanno consentito di riscontrare l’attendibilità della confessione». Le indagini, precisa il colonnello Rizzo, sono «tutt’ora in corso per documentare ulteriormente la dinamica dell’omicidio e il movente».

Convalidato il fermo

Il Gip Silvia Carosio ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare Said Mechaquat, l’assassino di Stefano Leo. Mechaquat resta in carcere.

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