Cronaca Live
Proiettili al prefetto e pacchi bomba al sindaco: cosa sta accadendo alla nostra città?
«Non c’è alcuna differenza tra la minaccia mafiosa e quella consumata ultimamente ai danni del sindaco Appendino. Sono minacce della medesima gravità». Le degenerazioni fanno pensare a tempi che sembravano superati, cosa sta accadendo alla nostra Torino?
«Per me non vi è alcuna differenza tra la minaccia mafiosa e quella consumata ultimamente ai danni del sindaco Appendino. Sono minacce della medesima gravità». Lo ha detto il nuovo questore di Torino Giuseppe De Matteis che si è insediato oggi negli uffici di Corso Vinzaglio.
Tempi superati?
«Le degenerazioni di alcune forme di protesta ci fanno pensare a tempi che ritenevamo definitivamente superati. Quello che sta accadendo a Torino ricorda molto ciò che succedeva alla fine degli anni Settanta, quando c’erano scontri di piazza e minacce», ha dichiarato il questore riferendosi alle manifestazioni e ai disordini che ci sono stati a Torino, in seguito allo sgombero dell’asilo occupato dagli anarchici.
Proiettili al prefetto e ordigni esplosivi al sindaco
«Non è normale che in una realtà metropolitana come Torino si mandino proiettili al prefetto o un ordigno esplosivo al sindaco. Sono situazioni di inciviltà, rispetto alle quali con molta pacatezza e determinazione bisogna evitare che si ripetano gli errori del passato. Il segnale deve essere di condanna senza se e senza ma. Dobbiamo dare risposte concrete a queste minacce».
Idee chiare
Quanto allo sgombero della scuola abbandonata `Salvo d’Acquisto’, occupata recentemente da un gruppo di anarchici alla periferia di Torino, dopo il blitz della polizia al centro sociale Asilo di via Alessandria, il Questore ha detto: «Ho idee chiare in merito, ma i tempi e le eventuali decisioni vanno condivise col prefetto».
Anarchici, azioni di solidarietà in tutto il mondo
Da Atene a Montevideo sono state una quarantina nell’arco di due mesi le azioni in Italia e in diversi Paesi del mondo rivendicate da gruppi anarchici come protesta per lo sgombero a Torino dell’Asilo Occupato, avvenuto il 9 febbraio, e in segno di solidarietà ai compagni arrestati. I messaggi sono stati pubblicati e rilanciati da diversi siti internet di area. Nell’elenco compaiono l’affissione di striscioni, i cortei, danneggiamenti di bancomat, dimostrazioni davanti a edifici pubblici, attentati incendiari. All’estero, in base a quanto si legge, le iniziative sono state portate avanti in Grecia, Spagna, Germania, Austria, Messico, Uruguay.