Cronaca Live
Droga via WhatsApp, ma il vero traffico era in Piazza Santa Giulia
Le richieste di droga erano talmente elevate che i pusher non riuscivano a soddisfarle. Per smascherarli, 50 carabinieri e un’intera unità cinofila
TORINO – Gestivano il traffico di droga in piazza Santa Giulia, nel cuore della movida torinese, prendendo appuntamento con i clienti via whatsApp e Facebook. I carabinieri del comando provinciale di Torino hanno smantellato un gruppo criminale, composto da tre italiani, un tunisino e quattro albanesi. Due di loro sono finiti in carcere, gli altri agli arresti domiciliari. Le accuse sono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Richieste numerosissime
Durante le perquisizioni, i militari hanno sequestrato un revolver privo di matricola. Dalle indagini, coordinate dal pm Chiara Maina, è emerso che le richieste erano talmente numerose che i pusher temevano di non poterle soddisfare tutte.
Cinquanta carabinieri e un’unità cinofila
A eseguire l’operazione è stata la Compagnia di San Carlo. Sono stati impiegati cinquanta carabinieri, supportati da una unità cinofila. L’indagine, condotta dal dicembre del 2017 al luglio del 2018, ha preso le mosse dall’individuazione di un italiano (poi denunciato) trovato in possesso di otto ovuli di cocaina destinati alla vendita al dettaglio nel quartiere Vanchiglia.
Base logistica in piazza Santa Giulia
La base logistica del gruppo era in un circolo privato di piazza Santa Giulia (risultato completamente estraneo ai fatti). La droga veniva consegnata ai tossicomani, contattati via Facebook o whatsapp, in diversi bar della città. Per procurarsi lo stupefacente gli spacciatori seguivano canali di rifornimento dalla periferia settentrionale di Torino. Gli acquirenti identificati, tutti di età e di estrazione sociale differente, sono quaranta.