Comune di Torino
Torino, arrivati i nuovi autobus GTT ma il sistema di controllo a bordo Sis Evo è già in tilt
Il sistema Sis Evo, che dovrebbe aiutare gli autisti GTT e i passeggeri in caso di necessità, emergenze e così via pare abbia già dei problemi e non funzioni in molti casi
I 74 nuovi autobus GTT, presentati ai primi di agosto dalla sindaca di Torino Chiara Appendino e dall’assessora comunale alla Mobilità Maria Lapietra, sono dotati di un sistema chiamato Sis Evo che interagisce con gli autisti e una serie di servizi. Per esempio, mette in contatto gli autisti con la centrale operativa in caso di necessità, un guasto, un problema con i passeggeri, una improvvisa deviazione della linea e così via. Solo che questo innovativo servizio, a quanto pare, non ha funzionato più di una volta quando è stato utilizzato. Il sistema, che verrà dunque installato sui nuovi bus, secondo i sindacati «invece di migliorare il servizio, si peggiora».
Il ruolo della centrale operativa GTT
La centrale operativa GTT di via Nizza è gestita da 48 operatori, che devono gestire dieci linee ognuno. Nelle ore di punta, questo significa che ogni operatore deve coordinare circa 130 mezzi pubblici e districarsi in caso di necessità. Le funzioni della centrale operativa, e del personale che vi lavora, sono quelle di garantire il buon funzionamento del servizio, intervenendo in caso di disservizi, incidenti, guasti, emergenze o altro. Gli operatori sono tenuti anche a inviare messaggi automatici su smartphone, display alle fermate ecc. in caso di ritardi, guasti, deviazioni e altre informazioni. In sostanza, se tutto funziona a dovere, l’autista può essere informato in tempo reale di cambiamenti o altri eventi in corso, ma soprattutto può richiedere soccorso in caso di incidente, guasto o altra necessità. La centrale operativa, in caso di richiesta, agisce di conseguenza inviando personale tecnico, squadre di soccorso o chiamando le forze dell’ordine.
I risultati dei test di Sis Evo
I test del sistema Sis Evo sono in essere da circa un anno ormai, e anche se si è deciso che sarà integrato nei nuovi mezzi, durante questo tempo pare abbia funzionato a intermittenza, per cui non sarebbe del tutto affidabile. In pratica, è capitato più volte che in caso di emergenza l’autista non sia riuscito a mettersi in contatto con la centrale operativa, e sia così rimasto solo a dover rimediare al problema. Allo stesso modo, è capitato più volte che siano stati gli operatori della centrale operativa che non sono riusciti a mettersi in contatto con gli autisti. La “colpa”? Sarebbe imputabile alla giovane età del sistema, che ha bisogno di un po’ di tempo di rodaggio per migliorare la sua integrazione. Ma secondo i sindacati, al momento il sistema è un’involuzione piuttosto che un’evoluzione. Ma se alla fine sarà un successo o un fallimento lo vedremo direttamente alla prova dei fatti.