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Il lupo è tornato in provincia di Torino. Qualcuno l’ha visto?

La Direzione sistemi naturali della Città Metropolitana di Torino è all’opera in questi giorni per accertare la presenza del lupo in provincia di Torino, dopo la segnalazione di una donna

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Lupo in provincia di Torino

Il lupo è tornato in provincia di Torino? A quanto pare potrebbe essere così. Ma per esserne davvero sicuri, la Direzione sistemi naturali della Città Metropolitana di Torino ha avviato degli accertamenti che si stanno svolgendo nel Parco naturale del Monte San Giorgio di Piossasco, a seguito della segnalazione da parte di una cittadina.

Mai gridare “al lupo!”

Sarà stato davvero un lupo? La donna avrebbe raccontato che mentre stava passeggiando con i suoi cani lungo un sentiero dell’area protetta del parco, ha trovato la carcassa smembrata di un capriolo. L’animale potrebbe dunque essere stato divorato da un predatore come per esempio il lupo. Ma prima di creare possibili allarmismi è bene avere delle prove.
«La certezza che nel parco del Monte San Giorgio vi sia un lupo non la potremo avere sino a quando non disporremo dell’esito delle indagini genetiche sui campioni di escrementi consegnati tempo fa all’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte e della Valle d’Aosta – sottolinea in una nota la Consigliera metropolitana Barbara Azzarà, delegata all’ambiente, ai parchi e aree protette, alla tutela della fauna e della flora – Alcuni indizi sembrerebbero avvalorare questa ipotesi, che non vogliamo sottovalutare ma che deve essere suffragata dai dati scientifici, per non alimentare inutili allarmismi».

Segnalare la presenza del lupo

«Ogni segno di eventuale presenza del lupo sul Monte San Giorgio – ribadisce Azzarà – deve essere segnalato alla Città Metropolitana, Ente gestore del parco. Il Comune e la Città metropolitana collaborano strettamente per il monitoraggio e intendono organizzare a Piossasco una serata divulgativa sul tema».

La carcassa dov’è?

Dopo la segnalazione da parte della cittadina, a cui era presente anche una documentazione fotografica, gli agenti della Direzione sistemi naturali si sono recati sul posto per cercare la carcassa del capriolo, solo che non l’hanno trovata. A quel punto, i tecnici della Città Metropolitana hanno interpellato un veterinario il quale, dopo aver visionato le immagini, ha ipotizzato che l’animale potesse essere stato smembrato quando era già morto. Difatti il pelo appariva molto rovinato, mentre la predazione è recente. Secondo questa ipotesi, il capriolo potrebbe essere morto per altre cause, e non perché attaccato da un lupo, ed essere stato in seguito consumato da altri animali carnivori opportunisti. In ogni caso, ora si dovranno aspettare i risultati degli accertamenti.

3 Commenti

1 Commento

  1. roberto macario

    4 Ottobre 2019 at 20:50

    Non capisco la sensazionalità della notizia:il lupo è presente in Provincia di Torino(tornato spontaneamente) da almeno metà degli anni ’90.
    Non capisco lo scoop del piossaschese, visto che la Città metropolitana sa che la specie è presente da anni in zona… Quindi?

  2. roberto

    4 Ottobre 2019 at 20:53

    Non capisco la sensazionalità dellarticolo: il lupo è tornato spontaneamente in provincia di Torino da almeno la metà degli anni Novanta. Non capisco lo scoop dell’articolo: il lupo è presente in zona da anni e la città metropolitana lo sa. Non capisco lo stupore nel fatto che il lupo sia un carnivoro: aiutatemi a capire.

  3. Carmen.

    5 Ottobre 2019 at 7:32

    Il lupo il presenza dell uomo fugge ! Sa bene che è difronte alla razza più pericolosa della terra ! Impariamo a rispettare la natura esia è per noi la Vita.

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