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Famiglie

Tuo figlio crasha? Non laggare ma fai qualcosa

Genitori e figli: i ragazzi a volte hanno un problema con i videogiochi che può essere più o meno serio. Un bel fardello per i genitori che spesso non sanno cosa fare. La soluzione è EduGamers for kids 4.0

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EduGamer Torino

“Crashare”, “laggare”… sono termini che i nativi digitali (ossia i giovani d’oggi) conoscono bene, specie se sono dei patiti dei videogiochi. Ma spesso questo genere di intrattenimento è motivo di discussione, anche accesa, tra genitori e figlio. Oggi, si sa, essere genitori e migranti digitali è un bel fardello. Sono pochi quelli che si cavano d’impaccio con pieno slancio. Noi no. Noi siamo quei genitori che sono in confusione nel quotidiano confronto/scontro con i nativi digitali, con il loro nuovo modo di giocare, di pensare, di apprendere, con i loro scleri alla consolle. Noi siamo quelli inquietati dall’idea che i propri figli diventino dipendenti dai video games.
Dunque, che fare? Innanzitutto, non dobbiamo pensare che il gap da colmare sia troppo grosso e che in questa battaglia siamo soli. Non c’è ancora qualcuno pronto a intervenire? Allora, questo qualcuno lo dobbiamo immaginare, scovare e formare.

Per questo c’è l’EduGamer

Potremmo riassumere così la discussione che ha portato a costruire la figura dell’EduGamer. Ma chi è l’EduGamer? Un educatore con spiccate capacità di gamer che aiuterà i genitori, grazie alle sue competenze eterogenee, a ridurre la distanza dai propri figli, per comprendere e comprendersi meglio. L’EduGamer giocherà online con i ragazzi e li supporterà nel loro percorso di maturazione digitale, nell’esplorazione delle abilità sviluppate dai videogiochi, nell’autoregolazione del tempo di gioco e nella scoperta di sé e delle proprie emozioni.

Matrice analogica, video games e luoghi comuni: una miscela esplosiva che rende difficile la sfida. Ma l’EduGamer darà una mano ai genitori, e a tutti coloro che hanno un ruolo educativo, per aiutarli ad andare oltre le dicerie, mettendoli in grado di orientarsi e di orientare nel mondo dei videogiochi. Per smettere di fare la figura di chi, digiuno di calcio, non capisce perché nel secondo tempo le squadre attaccano la propria porta.

Come e perché prenotare il servizio e sostenere EduGamers for kids

A partire da venerdì 11 ottobre 2019 alle ore 10:00 fino a venerdì 8 novembre la Campagna EduGamers for kids 4.0 sarà pubblicata su Eppela a questo link (attivo dall’11 ottobre). Scarica qui la card della campagna.
La raccolta effettuata attraverso la prenotazione dei servizi verrà utilizzata per finanziare la parte finale della formazione del primo gruppo di EduGamers. Ne abbiamo selezionati 11 (5 a Torino e 6 a Roma) e con loro stiamo mettendo insieme le competenze e i saperi di due culture che sino a oggi sembravano non potersi incontrare: quella pedagogica e quella del gaming.

Chi c’è dietro al progetto EduGamer

All’origine c’è un’intuizione di Serena Naldini e Mauro Maurino, genitori di due ragazzini appassionati di video games, ex educatori di strada, oggi attivi nel mondo del non profit come responsabili della gestione e della comunicazione di Crescere Insieme, Onlus torinese attiva da oltre 40 anni nel settore dei servizi educativi.
L’inizio della storia dell’organizzazione coincide con l’apertura della prima comunità per bimbi in Italia, nel ’72. Dopo un uxoricidio, 5 fratelli sarebbero stati separati in istituti, ma i fondatori della Onlus li accolsero in un alloggio, perché crescessero, appunto, insieme. Da allora, abbiamo aperto altri servizi per minori e non solo. Con gli EduGamers gli interventi educativi approdano online.

Crescere Insieme ha presentato l’idea a una call della Città di Torino, accreditandosi tra i 6 destinatari di un percorso di consulenza per la costruzione di una campagna di crowdfunding da parte dell’European Crowdfunding Center. Al lavoro di costruzione del progetto, si sono aggiunte in qualità di partner due Onlus romane: Apriti Sesamo, attiva nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, e Access Point, operante nel settore dell’Information Technology.

La campagna ha visto la manifestazione d’interesse e l’appoggio di: Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, Centro Studi Giuridici Informatici Torino- Ivrea. Ha inoltre il sostegno di società profit: Conversa srl, Guanxi srl, M2 Informatica srl, CMA srl.

Non possiamo dimenticare il contributo di pensiero dato dai professionisti: Francesco Cappilli (CEO di BIMaking Engineering), Marco Mazzaglia (Video Game Evangelist – IT Manager), Sonia Bertinat (psicologa e psicoterapeuta), Viola Nicolucci (psicologa e psicoterapeuta, International Advisory Board Checkpoint), Eleonora Pantò (Social Innovation Specialist CSP – Innovazione nelle ICT), Lotar Sanchez (mediaeducator e attore Compagnia Centrale dell’Arte – Firenze), Barbara Bruschi (UniTo – Scienze dell’Educazione), Alessandro Zennaro (UniTo – Psicologia), Paolo Bianchini (UniTo – Scienze dell’Educazione), Carlo Boccazzi (COO and Founder Hackability NPO).

Per ulteriori informazioni

Per avere maggiori informazioni su EduGamer ci sono diverse risorse: Sito webFacebookInstagram.
Indirizzo email: edugamers4kids@coopcrescereinsieme.org.
Tel. +39 335 6267983.

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