Curiosità
Ciclisti indisciplinati: come regolamentare la situazione in città?
Perché la colpa non è sempre e solo dell’autista, ma anche il ciclista vuole la sua, non pensate?
Quanti di voi, guidando le proprie automobili, si sono trovati davanti a ciclisti assolutamente indisciplinati? A volte ci sono interi comizi di ciclisti che pedalano affiancati al centro della carreggiata, altre volte ti sfrecciano davanti tagliando la strada, altre volte ancora pedalano sulla strada, a due metri scarsi da quella che è una pista ciclabile.
Ciclisti e la proposta dell’assessora Monica Amore
Non si è ben capito se la nuova proposta dell’assessora Monica Amore, durante la presentazione del piano operativo per la sicurezza sulle strade cittadine, sia dovuto a del personale risentimento, o ci abbia davvero meditato seriamente, eppure si propone di mettere una targa alle bici.
Un nome e cognome a chi usa la bici
L’obiettivo è quello di dare nome e cognome a chi usa una bicicletta, perché sia perseguibile se non rispetta il codice della strada, ma per quanto possiamo averlo sperato nei momenti peggiori, il problema organizzativo che andrebbe a rispondere ad una normativa del genere è ingente.
Si pensi già solo ai registri delle targhe che devono riportare i nomi di tutti i proprietari. E poi davvero i notai dovrebbero rubare centinaia di euro per i passaggi di proprietà di una bicicletta? Come se già non speculassero su tutto il resto.Gli altri assessori le fanno eco dicendo che è forse il caso di investire in una maggiore sensibilizzazione per i ciclisti delle regole del codice che li riguardano e già ci sono, ma da molte parti non sembra essere ritenuto sufficiente.
Voi come la pensate?
Quale sarebbe un metodo efficace per punire anche i ciclisti indisciplinati, che ad ora non sono puniti?
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