Storie
Quel suono ripetuto e insistente
QUEL SUONO RIPETUTO E INSISTENTE
Albeggiava e i primi chiarori filtravano dalle persiane mentre la stanza riprendeva il suo rassicurante aspetto con il cassettone vecchio un po’ impolverato, lo specchio antico, il PC acceso sulla scrivania e i libri ordinati nella libreria e impilati un po’ ovunque sul pavimento.
Riccardo aprì gli occhi ma rimase immobile in ascolto.
E quel suono ripetuto e insistente
Osservò la stanza e i vestiti gettati alla rinfusa sul tappeto che rimandavano ad attimi bui, di fretta
E quel suono ripetuto e insistente
Giù nella strada i primi rumori: un auto, il camion dei netturbini, una voce.
Si mise seduto ma un dolore acuto lo fece ricadere sui cuscini.
E quel suono ripetuto e insistente
La gamba destra: scostò la coperta e la vide violacea e tumefatta,
la toccò con delicatezza e la sentì pulsare.. passò una mano sul viso e scoprì graffi profondi.
E quel suono ripetuto e insistente
Sul tavolinetto di cristallo un bicchiere d’acqua, bevve un sorso e cercò di ricordare.
E quel suono ripetuto e insistente
Dalla porta aperta sull’elegante ingresso si intravedevano il trumeau e il telefono staccato
Ecco il suono ..ma perché il telefono era staccato?
Si alzò con una smorfia di dolore e, trascinando la gamba, andò a riattaccarlo equel suono ripetuto e insistente cessò
Tutto pareva in ordine ed entrò in bagno
Lei era lì a testa in giù nella Jacuzzi colma d’acqua,
i lunghi capelli aperti a ventaglio
Tutto intorno segni di lotta
Si appoggiò alla parete e ricordò
Lei voleva lasciarlo e lui non poteva far nulla, tranne che ucciderla.
Ne era certo.
Scosse la testa , voleva toccarla ma la mano si ritrasse.
Lasciò tutto così.
Ritornò nel letto e si addormentò profondamente.
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