Curiosità
Molti centri commerciali aperti a Torino per la festa del 1 Novembre
E noi non ve ne diremo nemmeno uno. Non ne avete bisogno
E mentre molti di noi stanno già pregustando il weekend, reso più lungo dalla festività del 1 novembre, per qualcuno questa festa passerà come tutte le altre: inosservata, perché lavorano. E’ indubbia la comodità di andare a far spesa nel weekend, come è indubbio che una persona non può vivere per lavorare, ma deve lavorare per vivere. Questo è un concetto che ci siamo dimenticati, nella corsa folle della crisi. Ce ne eravamo appropriati con pesanti e sanguinose lotte operaie e ora, schiavi del consumismo e del lavoro che manca, accettiamo di tutto.
Per i centri commerciali le cose cambiano
Questa è una considerazione che non vale solo per i centri commerciali, ma per molte situazioni lavorative, per quanto per i centri commerciali, il problema dei festivi e delle domeniche rimane più importante che in altre situazioni. Mio fratello lavorava per un centro commerciale di cui non farò il nome. Chiese un permesso con tre mesi di anticipo per fare da padrino di battesimo a una bambina piccola, e sì la cerimonia era prevista di domenica. Due giorni prima della data lo informarono che il permesso era revocato e doveva andare a lavoro. Già esaurito da anni in questa situazione, si licenziò. Di storie simili se ne sentono parecchie, specie fra i giovanissimi e molti, gioco forza la penuria di lavoro, accettano comunque, pur di lavorare.
Quindi no, in questo articolo non vi dirò quale centro commerciale sarà aperto venerdì. Vi invito a stare a casa venerdì, andare al cimitero a festeggiare i vostri cari se dovete e se proprio manca cibo in frigo, scendete in pizzeria. Mi raccomando.
E raccontateci le vostre brutte storie lavorative, a cui magari avete detto sì, pur di mantenere un lavoro. Diciamo tutti insieme che si deve lavorare per vivere e non il contrario.
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