Curiosità
Un pezzo di Torino scompare, addio al Jack Emerson
Scompare un’altra parte importante della nostra città. Addio a Jack Emerson
Il negozio Jack Emerson di Via Cesare Battisti, aperto nel lontano 1956 dal ragionier Cesare Barbero (scomparso nel 2014), ora vende e chiude; forse – c’è molto riserbo a proposito – riaprirà ma in una zona molto lontana dal centro. Jack Emerson ha portato lo stile inglese nella nostra città.
Jack Emerson, un negozio minimal
Situato al primo piano del palazzo, privo di insegne vistose, molto minimal, appariva come un magazzino un po’ raffazzonato dove si doveva cercare il capo desiderato fra cachemire e tartan in tutti i colori, scarpe derby, pullover di shetland bellissimi, pantaloni con risvolto, camicie Oxford e le famose cravatte regimental.
Jack Emerson, la sartoria con abiti su misura
C’era anche la sartoria che confezionava abiti su misura a prezzi comunque accettabili. Molti i personaggi famosi che si sono serviti in quel magazzino che vendeva e produceva abiti dallo stile classico e intramontabile che duravano a lungo anche per la qualità dei tessuti. Ricordo ancora quando, ragazzina, comprai – emozionata – il mio primo maglione di shetland che ho tutt’ora dopo tanti anni.
Jack Emerson non vestiva solo i personaggi importanti ma anche la gente comune che cercava la qualità e lo stile. Il ragionier Barbero soleva dire: “Vendo ai signori, non ai ricchi”.
Altri tempi.
Jack Emerson resterà aperto fino a febbraio e promette imperdibili occasioni, con sconti dal 30 al 50 per cento.
Credo valga la pena di approfittarne!
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