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Micromobilità, anche a Torino è un’opportunità da non perdere
Sempre più diffusa, la mobilità elettrica ultraleggera cerca una strada per andare oltre la semplice moda e diventare parte a pieno titolo della mobilità smart. A Torino il 19 novembre la prima Conferenza Nazionale sul tema
La micromobilità, specie se smart, anche a Torino è una opportunità da non perdere. E la sempre maggiore diffusione dei mezzi elettrici ultraleggeri ne è una testimonianza. A Torino, nell’ambito del Future Mobility Expoforum del 18 e 19 novembre 2010, presso il Centro Congressi Torino Lingotto, ci sarà la Conferenza Nazionale sulla Micromobilità, dove si esploreranno le tendenze in corso su questo tema cruciale per il futuro della mobilità.
Monopattini elettrici & Co.
Monopattini elettrici, segway e monoruota hanno di recente
occupato il paesaggio urbano diffondendosi con estrema rapidità, aggiungendo un
nuovo profilo di mobilità individuale al panorama già affollato delle nostre
città. Durante la Conferenza, gli ospiti racconteranno case history internazionali;
le istituzioni parleranno delle sperimentazioni nei Comuni in seguito al
decreto ministeriale di giugno; le aziende e le start-up offriranno visioni e
soluzioni relative al mercato.
Un recente studio di McKinsey ha stimato in 5,7 miliardi di dollari l’investimento
in start-up di micromobilità elettrica dal 2015 a oggi. Tra i relatori della Conferenza
Nazionale, ci sarà anche Nicola Sandri, Partner della società di consulenza e
responsabile del settore trasporti e infrastrutture per il Mediterraneo, che
offrirà uno sguardo sul panorama internazionale.
Se a livello mondiale la tendenza è in crescita, in molte città italiane il fenomeno è in stallo
Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti considera l’utilizzo dei nuovi mezzi di micromobilità su strada come strettamente sperimentale e sottoposto all’iniziativa dei singoli Comuni, e detta regole molto restrittive. Qualche Comune si è attivato, la maggioranza è rimasta ferma, e anche chi si è mosso spesso è all’inseguimento delle norme per regolare la circolazione di questi mezzi. I servizi sharing, che permettevano il noleggio a brevissimo termine, hanno dovuto sospendere l’attività in diverse città per l’ambiguità giuridica. Anche l’uso privato inizia, almeno in alcune località, a essere sanzionato dalla polizia locale a causa del limbo normativo: per le leggi e i regolamenti che inquadrano la circolazione stradale in Italia, questi mezzi, semplicemente, non esistono.
Ma la tecnologia avanza
Intanto la tecnologia va avanti e molti studi evidenziano che la micromobilità elettrica possa offrire una soluzione reale per il decongestionamento del traffico, togliendo dalla strada veicoli più pesanti soprattutto nei tratti dalle abitazioni alle fermate dei mezzi pubblici e da queste alla destinazione finale e viceversa. Sempre secondo McKinsey, teoricamente la micromobilità potrebbe coprire tutti i percorsi dei passeggeri singoli su distanze inferiori agli 8 chilometri, che costituiscono dal 50 al 60% degli spostamenti effettuati nell’Unione Europea, negli Stati Uniti e in Cina. In pratica, però, per vari motivi illustrati dalla ricerca, solo dall’8 al 15% di questi percorsi sono effettivamente “conquistabili” dalla micromobilità. Risulterebbe comunque un numero enorme di spostamenti che avrebbe ricadute positive sulla riduzione del traffico nonché sul volume d’affari delle aziende del settore.
Un’opportunità da non perdere
Cosa bisognerebbe fare per non perdere questa opportunità? Innanzitutto, sgomberare il campo dalle incertezze normative: fare uscire monopattini e simili dal limbo “veicolo-non veicolo” definendoli come analoghi alle biciclette elettriche, a partire dalle loro caratteristiche tecniche, e come tali trattati a livello di codice della strada. Diversi Comuni stanno facendo pressione perché questo avvenga presto.
Non penalizzare il mercato
Aumentando i costi di possesso (assicurazione, targa, tassa
di circolazione…), il mercato della vendita ai privati ne soffrirebbe. D’altra
parte, se i nuovi mezzi si inserissero in una visione complessiva di mobilità
intelligente, l’uso effettivo del singolo utente si limiterebbe a pochi minuti
al giorno e quindi andrebbe incoraggiata la diffusione di servizi di sharing
per metterli a disposizione a costi contenuti, al maggior numero di persone
possibile, predisponendo, come hanno già fatto alcuni comuni, il parcheggio in
appositi stalli.
Durante la prima Conferenza Nazionale sulla Micromobilità emergeranno altre
soluzioni possibili perché anche in Italia si possa finalmente cogliere questa
occasione di mobilità smart.
Ingresso gratuito
La partecipazione a Future Mobility Expoforum è gratuita previa registrazione sul sito www.fmweek.it, dove sono disponibili gli aggiornamenti dell’agenda delle conferenze.
Future Mobility Expoforum è organizzato da GL Events e Clickutility Team, da sempre ai vertici nella realizzazione di manifestazioni di divulgazione e di incontri d’affari nel campo della mobilità e della logistica a 360 gradi, a Torino e in tutta Italia. Tutti gli aggiornamenti al programma sono consultabili sul sito www.fmweek.it.