Curiosità
Conlanguages e linguistica. Descrivere, analizzare, inventare lingue per universi finzionali
Un nuovo laboratorio, per imparare dai maestri la creazione di nuovi linguaggi
Mae govannen!
In origine c’era l’Eldarin.
Divenne Quenya quando le razze elfiche del Noldor e del Vanyar migrarono verso la Terra di Mezzo.
Il Quenya ricorda come sonorità molto il latino e le lingue romanze, ma la sua grammatica è più ispirata al finlandese.
Poi venne il Sindarin, che si distingue in diversi dialetti ed è la lingua più comunemente parlata dagli Elfi durante la Terza Era. Questa si ispira più alle lingue germaniche, fra gaelico, antico inglese e norreno.
Ma soprattutto tutto questo è stato creato dall’unica mente di Tolkien, uomo dotato di una profonda conoscenza di molte lingue, che ne ha inventate di sue. Si può anche dire che sono nate prima le lingue, dei suoi racconti di elfi, nani e hobbit come tutti noi oggi le conosciamo, vuoi per il cinema, vuoi per la lettura e l’interesse personale.
Voi avete mai provato a studiare una lingua inventata?
Io sì, anche se ammetto che la naturale mancanza di occasioni per utilizzarle, ha presto cancellato dalla mia memoria buona parte di ciò che ho voluto imparare.
Ebbene, ora l’Università di Torino, riconoscendo l’enorme apporto culturale di queste “conlanguages” (da constructed languages) ha creato per gli studenti di lingue un interessantissimo laboratorio “Conlanguages e linguistica. Descrivere, analizzare, inventare lingue per universi finzionali”.
Per quanto i risvolti pratici possano essere discutibili, fa piacere che ci sia attenzione anche a questi aspetti più creativi e ricreativi.
E voi cosa ne pensate, siete mai stati interessati a studiare l’elfico?
Aa’ menle nauva calen ar’ ta hwesta e’ ale’quenle!
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