Cronaca Live
Viadotto Torino Savona, il racconto dell’uomo che si è fermato sull’orlo del baratro
Nel giro di un istante «il viadotto non c’era più». Il Presidente del Senato: «è fuorviante parlante di emergenza-maltempo». Gli italiani sono in pericolo?
TORINO- «Ero in fase di sorpasso, ho visto una persona che sbracciava e ho pensato avesse qualche malore. Poi mi sono voltato e ho visto tutto nero, il viadotto non c’era più». È la testimonianza, riferita all’ANSA, di Daniele Cassol, vigilante 56enne riuscito a fermarsi a pochi metri dall’orlo del baratro sulla Torino-Savona.
Viadotto Torino Savona, dietro un pullman
«Dietro di me arrivava anche un pullman con decine di persone, per fortuna siamo riusciti a fermarlo», racconta. Altri testimoni, invece, raccontano di aver «sentito un botto». «Abbiamo visto il ponte dell’autostrada che non c’era più – dicono. Ovviamente abbiamo pensato subito a un nuovo ponte Morandi».
L’Italia è in pericolo?
«Il crollo del viadotto lungo la Savona-Torino è l’ennesima, drammatica fotografia di un’Italia che, sotto il profilo idrogeologico, vive una fase di pericolo permanente ed è sbagliato e fuorviante parlare di emergenza-maltempo ogni qualvolta si verificano avvenimenti di questo genere. Urgono misure strutturali e non più provvedimenti-tampone: mi riferisco a una mappatura strategica delle aree e delle infrastrutture a rischio e un piano per la messa in sicurezza dei territori. Non si può più sprecare un solo giorno», ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati in merito al crollo, causato dalla frana dovuta alle forti piogge, del tratto di viadotto di lungo una trentina di metri nell’autostrada A6 Torino-Savona.