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Botti a Capodanno: cassonetti in fiamme, bimbi feriti e un arresto a Torino

Troppi botti a Torino nonostante il divieto. Il bilancio di quest’anno

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Botti a Capodanno

TORINO – Si contano anche in Piemonte i feriti per l’uso dei ‘botti’ durante i festeggiamenti di Capodanno. Nel Vco un ventottenne ha riportato gravi lesioni a tre dita di una mano a causa dello scoppio un petardo. L’incidente martedì sera a Santa Maria Maggiore (VCO), in valle Vigezzo. Il giovane è stato ricoverato all’ospedale San Biagio di Domodossola (VCO).  A Vercelli un quarantacinquenne è stato ricoverato all’ospedale Sant’Andrea in seguito a una lesione alla mano dovuta allo scoppio di petardi durante la notte di San Silvestro. L’uomo, a quanto si apprende, dovrà essere operato.

Feriti di Capodanno in Piemonte

Un secondo caso riguarda un’altra persona arrivata al pronto soccorso del Sant’Andrea con ferite alla mano, ma di minore entità. L’uomo è stato già dimesso. Su tutto il territorio comunale era in vigore la notte scorsa un’ordinanza del sindaco che vietava lo scoppio dei petardi, ma il provvedimento è passato inosservato in molti quartieri della città.     

Giovani feriti a causa dei botti di Capodanno a Torino

Nel Canavese (Torino) sono stati tre i giovani che hanno avuto bisogno di essere medicati all’ospedale di Ivrea. Le ferite più gravi (dieci giorni di prognosi) sono state riportate da un ventiquattrenne di Salerano investito dall’esplosione ravvicinata di un fuoco d’artificio.  Nel pomeriggio di ieri due ragazzi di 10 e di 12 anni sono rimasti feriti a Nole (Torino) mentre cercavano di accendere due petardi inesplosi. Entrambi rischiano di perdere delle dita. Ricoverati all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, verranno operati nelle prossime ore. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Botti di Capodanno, un arresto a Torino

l proprietario di uno scantinato a Torino è stato arrestato dai carabinieri per la detenzione illegale di ‘botti’. Nel locale sono stati trovati più di 250 kg di fuochi di artificio di fabbricazione artigianale. Tra il materiale, che il Comando provinciale dell’Arma definisce “dal potenziale micidiale”, c’erano anche 320 cipolle. L’uomo è un italiano già conosciuto dalle forze dell’ordine.  Nel corso delle attività di controllo è stato anche denunciato un venditore che in corso Giulio Cesare aveva 3.700 fuochi di artificio senza la certificazione Ce. Risponderà di commercio abusivo di materiale esplodente. La merce (per un totale di 150 kg) è stata messa sotto sequestro.

Cassonetti in fiamma a Torino

Sono circa una ventina a Torino i cassonetti per la raccolta dei rifiuti che la scorsa notte sono andati in fiamme per lo scoppio di petardi e artifici pirotecnici durante i festeggiamenti di Capodanno. E’ quanto risulta alla centrale operativa dei vigili del fuoco. In città i ‘botti’ erano vietati da un’ordinanza comunale ma sono stati utilizzati in abbondanza.

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