Comune di Torino
Tassa rifiuti a Torino: sospeso l’acconto, ma chi vuole può già pagare. Ecco come
Anche se l’acconto sulla Tari, la tassa rifiuti, a Torino è stato sospeso a causa dell’emergenza Coronavirus, chi vuole può comunque pagare da oggi: ecco come fare da casa
L’acconto sulla tassa rifiuti Tari a Torino era stato sospeso a causa dell’emergenza coronavirus Covid-19. Tuttavia, le famiglie che lo desiderano potranno da oggi pagare la TARI online. Il versamento della prima rata, così come voluto dalla giunta Appendino era stato posticipato al 30 aprile, mentre la seconda rata al 29 maggio 2020. Per poter già pagare la prima rata è sufficiente accedere online all’estratto conto di Soris e scaricare l’apposito documento.
Come pagare la rata Tari a Torino
Da oggi, 16 aprile, i contribuenti torinesi e le famiglie potranno già saldare l’imposta Tari sui rifiuti urbani. Così come spiegato dal Comune di Torino, per farlo si può accedere al sito di Soris per scaricare il documento (fai clic QUI) o richiederlo via e-mail a questo indirizzo. «Il pagamento dell’F24 – spiega il Comune di Torino – potrà essere effettuato unicamente online, accedendo direttamente alla home banking della propria banca, senza necessità di muoversi da casa».
Per chi ha attività commerciale o artigianale
Anche per chi ha un’attività ci sono informazioni utili. La Città di Torino fa infatti sapere che, «per quanto riguarda le utenze non domestiche (attività commerciali, artigianali ecc.), si ricorda che i contribuenti i quali al momento hanno in corso un piano concordato di pagamenti arretrati con rateizzazioni e si trovano nell’impossibilità di far fronte al versamento delle rate scadute a marzo o in scadenza nei mesi di aprile e maggio, possono posticipare il saldo di quelle rate – o anche di una sola di esse – nei tre mesi successivi all’ultima rata, “in coda” al piano rate già sottoscritto. Chi ha in corso la domiciliazione bancaria per il pagamento delle rate (SEPA) può dare disposizione alla propria banca per la sospensione o il riaccredito delle somme».
Rivedere il piano di rientro
A Palazzo Civico, tra le altre cose, ieri si è discusso sul buco da 250 milioni di euro nel bilancio, provocato dall’emergenza Coronavirus Covid-19. Tra minori entrate e maggiori spese di questo straordinario periodo, si è arrivati a una situazione critica. A causa di ciò, la giunta Appendino ha richiesto al Governo la possibilità di rivedere il piano di rientro.