Le banche ricevono le richieste di finanziamenti fino a 25.000 euro ma se ne prevedono poche. Perché?

Confartigianato Piemonte, da un sondaggio telefonico svoltosi la scorsa settimana, ha rilevato che dei suoi 22.000 iscritti solo 7.000 chiederanno i famosi 25 mila euro, perché c’è poca fiducia in questo provvedimento e, soprattutto, esiste il timore che le banche non ricevano coperture dal governo.

Avanti, ma con la propria liquidità

Molte imprese, come bar storici, cartolerie, ristoranti, edicole e tante altre sono sempre andate avanti con la propria liquidità senza chiedere finanziamenti e ora dovrebbero indebitarsi per salvare il business e chi ci lavora. Esiste per loro un problema di liquidità perchè i clienti hanno bloccato i pagamenti e vivendo queste piccole imprese di flusso di cassa, con purtroppo sempre più minori margini, non sanno come andare avanti perché, ogni mese, sono tenuti comunque a pagare stipendi,  l’affitto del capannone o la rata del leasing.

Pertanto: Sì alla liquidità, ma no all’indebitamento!

I 30.000 associati di CNA , rispondendo alla domanda  “Chiederai prestiti alle banche per garantirti liquidità?”, rispondono affermativamente il 50,16% e negativamente il 49,84%. Andando però a filtrare il dato per settore, e questo è molto interessante, ne consegue che  la percentuale dei favorevoli è più alta del 10% perché trattasi di aziende grosse e strutturate che già sono abituate a indebitarsi. I  piccoli vogliono invece indennizzi pubblici per non doversi indebitare maggiormente.

Come andrà a finire? Lo vedremo nei prossimi giorni.
La triste saga continua…

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