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Fase 2 in Piemonte: tutto quello che si può fare dal 18 al 24 maggio
Fase 2, pubblicata la nuova ordinanza del governatore Cirio sulle riaperture in Piemonte: tutti i dettagli su cosa si può e non si può fare dal 18 al 24 maggio 2020
La Fase 2 in Piemonte prosegue con l’arrivo della nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Alberto Cirio, che detta le regole per tutti dal 18 al 24 maggio 2020. Di seguito, nel dettaglio, tutto quello che c’è da sapere e quanto si potrà fare o non fare.
L’ordinanza sulla Fase 2 in Piemonte valida dal 18 al 24 giugno
L’ordinanza firmata dal governatore Cirio stabilisce il calendario delle riaperture in Piemonte, valido sino al 24 maggio 2020.
Da lunedì 18 maggio:
riaprono tutti i negozi al dettaglio, saloni per parrucchieri, centri estetici, studi di tatuaggio e piercing e tutti i servizi per gli animali (oltre alle toelettature già attive, dog sitter, pensioni e addestramento); i Comuni potranno consentire orari di apertura più elastici ed estensivi per favorire la massima operatività delle attività commerciali e dei servizi alla persona;
Riaprono anche musei, archivi e biblioteche.
Altre strutture ricettive ancora chiuse.
Sono inoltre consentiti:
– gli sport all’aria aperta in forma individuale rispettando la distanza minima di due metri (per esempio: atletica, ciclismo, corsa, golf, tiro con l’arco, tiro a segno, equitazione, tennis, vela, attività acquatiche individuali, canottaggio, escursionismo, arrampicata libera, sci alpinismo, motociclismo, automobilismo, attività cinofila) e l’uso dei rispettivi impianti, centri e siti sportivi purché nel rispetto delle disposizioni di sicurezza (vietato in particolare l’utilizzo di palestre, luoghi di socializzazione, docce e spogliatoi fatto salvo per i locali di passaggio e i servizi igienici, per i quali i gestori dovranno garantire la corretta e costante sanificazione e igienizzazione, oltre ad assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione di percorsi idonei e l’adozione di misure per garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti, come ad esempio la prenotazione degli spazi e le turnazioni;.
– le lezioni con l’istruttore, che in assenza della distanza di sicurezza avrà l’obbligo di uso della mascherina e di guanti monouso dove l’attività prevede il contatto con l’allievo;
– l’attivazione di nuovi cantieri di lavoro e la riattivazione di quelli eventualmente sospesi, oltre alla riattivazione dei tirocini extra-curriculari in presenza, purché nel rispetto delle disposizioni di sicurezza e prevedendo lo smartworking dove non possibile garantire il distanziamento.
Da mercoledì 20 maggio:
Si vedrà il ritorno nei mercati dei banchi extralimentari (per consentire i tempi di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza e permettere ai Comuni di tracciare i nuovi spazi sulle aree mercatali).
Da sabato 23 maggio:
riaprono bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e delle altre attività di somministrazione alimenti (resta sempre consentito il servizio di asporto con orario esteso dalle 6:00 alle 22:00, la prenotazione da remoto diventa preferibile ma non più obbligatoria).
Per garantire la sicurezza e il contenimento del contagio da Covid-19, la riapertura di tutte le attività dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalleLinee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttiveapprovate dal Governo in accordo con la Conferenza delle Regioni e allegate all’ordinanza. Rispetto alle indicazioni iniziali dell’Inail, accolgono e recepiscono le osservazioni delle Regioni, che dopo giorni di confronto con le associazioni di categoria avevano espresso al Governo le principali criticità connesse alla sostenibilità delle misure previste.
«Un documento fondamentale – commenta il presidente Cirio – per il quale fino a stanotte abbiamo avuto una lunga trattativa con Roma, perché volevamo che il Governo le recepisse. Sono linee guida che garantiscono la sicurezza, ma scritte in modo da permettere anche l’operatività delle attività, cioè non solo riaprire ma davvero poter lavorare».
Aprire per sempre
«Non ci stancheremo di ripeterlo – sottolinea Cirio con l’assessore al Commercio Vittoria Poggio – Vogliamo aprire tutto, ma aprire per sempre. Per questo il Piemonte riparte con fiducia, ma anche in modo pragmatico, dando alle sue imprese e al suo territorio il tempo di adeguarsi alle linee guida che abbiamo preteso e ottenuto dal Governo, perché l’equilibrio tra sicurezza e sostenibilità economica è fondamentale per garantire il futuro di tutte le nostre attività».
Altre disposizioni dell’ordinanza
Tra le altre disposizioni contenute nell’ordinanza si segnalano:
– l’obbligo di utilizzare idonee protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, ed in tutti i luoghi e le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza, fatto salvo per i bambini di età inferiore a sei anni, per i soggetti con forme di disabilità o con patologie non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione individuale;
– a questo scopo possono essere utilizzate mascherine di comunità, monouso o lavabili, anche autoprodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso; l ‘utilizzo delle mascherine di comunità si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento fisico, l’igiene costante e accurata della mani) che restano invariate e prioritarie;
– è mantenuto il divieto di ingresso ai visitatori in tutte le strutture pubbliche, private, convenzionate ed equiparate del servizio sanitario nazionale e nelle strutture socioassistenziali (RSA, RA, RAF) salvo i casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;
– non possono riaprire centri benessere, termali (eccetto quelli che erogano prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza), culturali e sociali;
– gli orari di apertura e le modalità di accesso ai cimiteri, parchi e giardini sono definiti dalle Amministrazioni comunali;
– sono consentite per i proprietari ed affidatari, nel rispetto della normativa vigente, le attività allenamento ed addestramenti di animali nelle strutture di ricovero e custodia;
– è consentito il servizio di custodia di animale d ‘affezione e le attività che riguardano le adozioni.
Per maggiori informazioni
Per avere maggiori dettagli sull’ordinanza si può scaricare il testo integrale facendo clic QUI.