Scuola
In Piemonte si rischia il dramma sociale: sempre più poveri e ragazzi che non possono studiare
Boom di richieste di voucher scuola da parte delle famiglie piemontesi, per poter far andare a scuola i propri figli. Il Piemonte si scopre più povero, e la Azzolina pensa ai banchi con le rotelle
Effetto Covid 19 o che altro? Il Piemonte si scopre più povero e «si rischia il dramma sociale». Lo dimostra l’aumento esponenziale (il 54,4% in più) di domande ammesse per ottenere il voucher scuola della Regione: si è passati infatti dalle 58.648 domande dell’anno precedente alle attuali 90.585. E la Azzolina pensa «ai banchi con le rotelle».
Salvaguardare i diritti fondamentali dei ragazzi
Quasi centomila le domande ammesse all’ottenimento del voucher scuola, un fondo destinato alle famiglie con un ISEE basso che permette di acquistare testi scolastici, pagare le spese di abbonamento ai trasporti pubblici, dell’iscrizione a scuola e altri servizi destinati allo studio. Nel commentare le graduatorie, uscite ieri, l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino ha dichiarato che «invece di occuparsi dei banchi con le rotelle, che non piacciono a nessuno e che non sarebbero privi di numerose criticità, dal costo alla sicurezza, il ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, farebbe meglio a occuparsi dei diritti fondamentali dei ragazzi, che devono poter iniziare il nuovo anno scolastico. Anche in Piemonte, dove, evidentemente a causa dell’emergenza Covid-19, il termometro della povertà si è impennato e le richieste di voucher scuola sono aumentate di oltre la metà».
I servizi finanziati dalla Regione Piemonte: i fondi mancanti
Allo stato attuale, la Regione Piemonte ha finanziato 3.164 domande di iscrizione e frequenza per un importo complessivo di 4.523.520 euro (di cui 4.479.420 per le rette di iscrizione e frequenza e 44.100 euro come contributo per i libri di testo) e 39.659 domande relative a offerta formativa, libri e trasporti per un totale di 13.286.626 euro. Per finanziare tutte le domande accolte servirebbero, per la precisione, ulteriori 13.818.805 euro.
I ragazzi che non possono andare a scuola
Le domande per i contributi per l’iscrizione e la frequenza della scuola sono sempre state inferiori, rispetto a quelle per le spese diverse. Ma quest’anno sono aumentate di quasi 1.000, facendo sì che il fondo, che in genere non veniva utilizzato del tutto, sia andato esaurito. Questo significa che centinaia di ragazzi potrebbero non avere la possibilità di andare a scuola.
Sostenere concretamente le famiglie
«È il momento di fare sul serio, di sostenere concretamente e rapidamente le nostre famiglie come ha fatto e sta facendo la Regione Piemonte – ha commentato Elena Chiorino – Scriverò immediatamente al ministro Azzolina, comunicandole tutti i dati con precisione certosina e attendendo di ottenere la completa copertura delle risorse mancanti a strettissimo giro di posta. In caso contrario, ci troveremmo di fronte a un autentico dramma sociale, che causerebbe un incremento della povertà educativa, con l’impossibilità di veder garantito il diritto allo studio dei nostri ragazzi. In Piemonte – conclude l’assessore Chiorino – le famiglie soffrono e hanno bisogno di risposte certe e immediate, mentre l’acquisto inutile e dispendioso dei banchi con le rotelle rappresenterebbe uno spreco ingiustificabile a fronte del dramma sociale che stiamo vivendo».
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