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Torino, parrucchiere costretto a pagare il pizzo per anni

Assicurava protezione in cambio di piccole rate mensili e un SUV: parrucchiere costretto a pagare il pizzo per anni dietro minacce di morte. Arrestato dai carabinieri l’autore

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Costretto a pagare il pizzo per anni

TORINO – Dal gennaio 2018 anni pagava il pizzo. Una sorta di “polizza assicurativa” per evitare grossi guai. È accaduto a un parrucchiere di Torino, nel quartiere Crocetta, che è stato costretto a pagare per proteggere il suo negozio. Continue le minacce di morte per costringerlo pagare e a non denunciare. La somma pagata sino a oggi ammonta a oltre 10mila euro. L’estorsore, che si è vantato di essere vicino al clan Spada e amico dei Casamonica, si è offerto di proteggerlo in cambio di piccole rate mensili.

Dalle minacce all’esasperazione

Dopo anni di minacce e pagamenti rateali, la vittima probabilmente esasperata, ha denunciato la sua vicenda ai carabinieri di Nichelino (TO) e ha specificato che a breve sarebbe scaduta un’altra rata da 300 euro. I carabinieri hanno organizzato il servizio e dopo lo scambio di denaro sono intervenuti e hanno arrestato l’estorsore. Si tratta di Danilo Urraso, di 43 anni, abitante a Torino.

La perquisizione

La perquisizione a casa dell’arrestato ha permesso di trovare e sequestrare un SUV affittato dalla vittima che glielo aveva dovuto consegnare (e pagare le rate) e lui ne aveva l’uso esclusivo. Sono stati sequestrati anche due Rolex, tre telefoni cellulari, 15.000 euro in contanti, coltelli, un machete e diverse pistole sceniche. L’uomo potrebbe aver chiesto denaro anche ad altri commercianti di Torino e provincia.

Parte del materiale rinvenuto a casa dell’Urraso
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