In arrivo il nuovo Dpcm: mascherine all’aperto, feste a numero chiuso ed esercito in strada

Il Governo contro la nuova ondata di Covid: in arrivo con il Dpcm di mercoledì 7 ottobre nuove misure di contenimento come mascherine obbligatorie anche all’aperto, feste e funerali a numero chiuso, chiusura anticipata locali pubblici ed esercito in strada per far rispettare i divieti.

Mascherine anche all’aperto

Come già deciso in diverse Regioni italiane, dove si è verificato un preoccupante aumento dei contagi, è quasi certo che il Governo con il nuovo DPcm imporrà in tutta Italia l’uso delle mascherine anche all’aperto. Una misura di contenimento ritenuta necessaria per impedire contatti ravvicinati senza precauzioni – come purtroppo siamo ormai abituati a vedere ogni giorno in giro per le strade, nei giardini, davanti alle scuole, in alcune aziende e negozi. Ma ancora di più fuori dai locali pubblici nelle ore della movida.

Militari per strada

Ricordiamo tutti al tempo del lockdown, quando il vedere i militari per strada ci aveva dato l’impressione di essere piombati al tempo della guerra o di essere capitati in uno di quei Paesi dove c’è un regime dittatoriale. Ma era una misura necessaria, perché in molti – troppi – avevano preso sottogamba la serietà e la pericolosità della situazione. Per questo, è molto probabile che i militari toneranno per le strade a controllare che i divieti e le regole siano rispettati.

Feste a numero chiuso

Sempre nel nuovo Dpcm (di cui pubblicheremo i dettagli quando uscirà) si prevederà il numero chiuso a feste e altre cerimonie come matrimoni, battesimi ecc. Il limite dovrebbe essere fissato in un massimo di 200 persone per le feste private in genere. Permane il divieto di ballo. La mascherina è ovviamente sempre obbligatoria al chiuso e laddove non sia possibile mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro. La regola rimane anche per cinema e teatri.

Bar e ristoranti chiusi prima

Novità anche per l’orario di ristoranti e bar. Il nuovo Dpcm potrà prevedere l’anticipazione della chiusura di questi locali alle 23:00, massimo a mezzanotte. La decisione, tuttavia, dipenderà dagli accordi che saranno presi in merito, anche per non gravare su una situazione economica già critica di per sé.