Covid 19
Cirio a Mario Draghi: le aziende piemontesi vaccinino i propri dipendenti
Il governatore Cirio scrive a Mario Draghi per avviare una campagna vaccinale nelle aziende private. Ma i sindacati non ci stanno, «serve personale sanitario»
TORINO – Vaccino Covid in Piemonte, il presidente della Regione chiede al premier incaricato Mario Draghi la possibilità avviare una campagna vaccinale parallela a quella pubblica, portata avanti dalle imprese a proprie spese per vaccinare i loro dipendenti. Il governatore lo ha annunciato ieri, dopo un incontro con le Camere di Commercio piemontesi. Ma i sindacati ribattono.
Vaccinare i dipendenti
«A fianco della campagna di vaccinazione pubblica, che facciamo e in cui crediamo – ha spiegato Cirio a fine mattinata – chiediamo di autorizzarci a vaccinare i lavoratori a carico delle aziende, che sono pronte e chiedono solo di poter ripartire e far lavorare i propri dipendenti in sicurezza».
Un interesse pubblico fondamentale
«In Piemonte – ha poi aggiunto Cirio – abbiamo un piano vaccinale, che è quello nazionale, e siamo molto performanti. Ma il nostro mondo delle imprese ci chiede la possibilità, a pagamento, di fare i vaccini ai propri lavoratori e noi abbiamo voluto assecondare questa richiesta perché ha un interesse pubblico fondamentale. Da un lato potremmo garantire la produttività delle aziende, e dall’altro solleveremmo il pubblico che potrà così concentrarsi di più sulle categorie più fragili».
Fare un’indagine di mercato
La Società di committenza regionale ha già avuto mandato di fare un’indagine di mercato, «per vedere dove nel mondo questi vaccini si possono comprare, quanti e a che prezzo». E le Camere di Commercio stanno studiando la possibilità di fare da tramite tra l’azienda che li acquisterà per i propri lavoratori e la Regione, che metterà a disposizione l’indagine di mercato.
Ma i sindacati tirano il freno
«Sono prestazioni delicate – sottolinea le Cgil – che devono essere garantite da personale sanitario autorizzato. La proposta del presidente Cirio ci sembra non solo un’idea avventata, perché non comprendiamo come potrebbe avvenire concretamente, ma anche intempestiva in quanto a oggi i vaccini non ci sono». L’idea, rincara la Cisl, «ci lascia francamente perplessi: non è chiaro in ottemperanza a quali disposizioni di legge e sicurezza si vorrebbe procedere».
Il vaccino Covid in Piemonte
Intanto, ieri mattina un carabiniere del Comando provinciale di Torino è stato il primo vaccinato in Piemonte con quello di AstraZeneca. È avvenuto a Moncalieri, presso la sede del Primo Reggimento Carabinieri Piemonte. Presto partiranno anche Polizia di Stato ed Esercito. In tutto ieri hanno ricevuto il vaccino 5.564 persone, e in 3.022 casi si tratta di richiami. Dall’inizio della campagna sono state inoculate l’88,3% delle 306.650 dosi finora disponibili per la Regione.
Immagine di copertina credit: Alberto Cirio – Facebook