Economia - Regione
Piemonte, spettacoli viaggianti e giostre: 2000 famiglie a rischio tracollo
Piemonte, spettacoli viaggianti e giostre: 2000 famiglie a rischio tracollo
TORINO – C’è un altro settore che rischia il tracollo per il lungo periodo di restrizioni imposte contro il contagio Covid: è quello degli spettacoli viaggianti. Dei 15.000 proprietari di giostre, circa 2.000 vivono e operano in Piemonte. Della loro crisi, che rischia di essere senza ripresa, si fa portavoce il giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra, autore di un’analisi sugli effetti della pandemia sul settore.
Due anni di fatturato a rischio
«Luna Park e spettacoli viaggianti sono al collasso. Sono a rischio due anni consecutivi di fatturato – spiega – I proprietari di giostre in Italia sono circa 15 mila, l’equivalente dei dipendenti dell’Ilva di Taranto nel periodo migliore. Sono famiglie itineranti numerose, titolari di ditte individuali con ricavati annui netti oscillanti in media tra i 25 e i 30 mila euro, dedotte le spese per il mantenimento delle attrazioni tra collaudo, manutenzioni e certificazioni di sicurezza, costi di suolo pubblico ed elettricità per il loro funzionamento, trasferte, assicurazioni, contributi, personale proprio e reperito in loco per il montaggio e smontaggio delle giostre».
Categoria penalizzata
«Una categoria fortemente penalizzata anche dal fatto che la scorsa estate, con le regole sul distanziamento sociale, è stato ridotto il numero di attrazioni presenti nei parchi di divertimento. A ciò – conclude Scandurra – si aggiunga anche l’insufficienza dei contributi, e le complesse lungaggini burocratiche per ottenerli, del Fondo Unico per lo Spettacolo incrementato dal Governo proprio a metà febbraio».