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I vigili a Torino devono fare più multe: contestato il comandante della Municipale

I vigili di Torino devono più multe, anche se c’è la pandemia. Il sindacato autonomo Csa-Cisal attacca il comandante Bezzon: «Ci vuole trasformare in gabellieri»

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Multe vigili a Torino
I vigili a Torino dovrebbero fare più multe

TORINO – I vigili urbani devono fare più multe. L’obiettivo è aumentare del 30%, nel 2021, le contravvenzioni rispetto al 2019, pandemia o no. Per questo, il sindacato autonomo della polizia municipale Csa-Cisal insorge e attacca il comandante dei Emiliano Bezzon, che avrebbe imposto agli agenti questa nuova “produzione” di verbali. Cosa che, sempre secondo il sindacato, trasformerebbe i vigili in gabellieri.

Gli “esattori” del Comune di Torino

La denuncia di questa situazione è stampata a chiare lettere su un volantino del CSA che circola in questi giorni a Palazzo Civico. «Non importa se sia ancora in corso una pandemia, se la gente non esce di casa e non commette infrazioni. Non importa se c’è chi ha perso il lavoro, chiuso l’attività e fa fatica ad arrivare a fine mese. Il Comune ha bisogno di soldi e noi siamo i suoi esattori», riporta il volantino.

L’attacco a Bezzon

Poi, rivolgendosi al comandante Bezzon, scrivono: «Noi oggi ci rassegniamo e constatiamo impotenti che in particolare, sotto la sua gestione, siamo diventati gabellieri. Lei non ci chiede di sanzionare quelli che se lo meritano, come riteniamo sia giusto fare, lei ci sta chiedendo di aumentare del 30% i verbali fatti nel 2019, anno in cui sicuramente c’erano più veicoli in circolazione rispetto a oggi (e al 2020), più agenti».

Critiche anche sulla sosta

«Lei è riuscito a imporre il numero minimo di soste agli ausiliari del traffico – prosegue il sindacato – 25 soste pro capite al giorno. Una vergogna. In un quartiere con 6 ausiliari sono 300 soste al giorno, pena la minaccia di essere trasferiti».

La difesa di Bezzon

Dal canto suo, il comandante della Polizia Municipale, Bezzon, fa presente che anche la quota di verbali potesse essere inserita non tra gli obiettivi individuali, ma tra le performance collettive. Si tratterebbe dunque di un parametro generale e pertanto non legato all’attività del singolo vigile di per sé. Secondo Bezzon, i vigili non usano questo parametro per fare cassa ma, sottolinea, per far rispettare il codice della strada e garantire la sicurezza dei cittadini, siano automobilisti (o guidatori in genere), ciclisti o pedoni. Il sindacato, però, su questo modo di agire rimane perplesso. Quali saranno le conseguenze, lo scopriremo nei mesi a venire.

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