Cronaca Live
No Tav scatenati nella notte a San Didero: sassi, bombe carta e fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine. Si indaga sul ferimento di un attivista. I VIDEO
Nei due VIDEO gli scontri avvenuti sabato notte tra un gruppo di attivisti No Tav e le forze dell’ordine a San Didero. Si indaga per fare chiarezza sul ferimento di un dimostrante
Sabato notte, alle ore 23 circa, un centinaio di attivisti travisati – partiti dal campeggio allestito nell’area del comune di San Didero (TO) – hanno raggiunto il parcheggio antistante il cantiere dove, per circa un’ora, hanno lanciato sassi, bombe carta, oggetti contundenti ed esploso fuochi d’artificio all’indirizzo dei reparti delle forze dell’ordine intervenute sul luogo.
I tafferugli
Le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni («da circa 30-40 metri») e idranti. I dimostranti si sono barricati lungo la recinzione della linea ferroviaria, bloccando la circolazione per circa un’ora. Non ci sono stati contatti tra manifestanti e forze dell’ordine.
Un attivista No Tav ferito
Sono ancora da accertare le modalità del ferimento della attivista No Tav, avvenuto durante gli scontri nella piana di San Didero nei pressi dell’area del cantiere per il nuovo autoporto. È quanto trapela da ambienti investigativi, che sottolineano come il lancio dei lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine, individuato come causa delle lesioni dal movimento No Tav, è avvenuto da «grande distanza».
I video degli scontri dei No Tav con le forze dell’ordine
La precisazione della Questura
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:00
Giunge in redazione una precisazione della Questura di Torino: Sabato pomeriggio si è svolta A San Didero la manifestazione di protesta del movimento NO TAV, conclusasi alle 20.30 circa e svoltasi pacificamente.
Intorno alle 22:40, un gruppo di persone incappucciate, approfittando delle ore notturne, presumibilmente riconducibili ad aree antagoniste e anarchiche, improvvisamente e senza che vi fossero avvisaglie, ha iniziato un fitto lancio di bombe carta, sassi e bulloni in direzione dell’area di cantiere e degli operatori di polizia a suo presidio. Attacco che è durato più di un’ora, quasi fino alla mezzanotte. Le forze di polizia hanno risposto all’attacco esplodendo numerosi lacrimogeni il cui lancio era finalizzato a creare una coltre di fumo per disperdere i facinorosi.
Nella giornata di ieri, è stata diffusa la notizia di una giovane donna manifestante che sarebbe stata colpita al volto da un lancio diretto di lacrimogeni, fatto che le provocava una tumefazione al volto come mostrato in foto apparse su organi di informazione.
Si fa presente che i lanci in questione sono stati effettuati con lanciatore GL utilizzando cartucce a deflagrazione che producono ustione in caso di contatto. Inoltre, la presenza delle recinzioni rende compatibile il lancio a parabola dei lacrimogeni. Allo stato la tipologia dei lacrimogeni utilizzati esclude in maniera assoluta e categorica che le ferite riportate dall’attivista No TAV siano dovute all’impatto con parte degli stessi