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Cosa è per te la tua biblioteca? L’indagine italiana che ha coinvolto oltre 67 mila persone

In oltre 67 mila rispondono a un sondaggio e confermano che le biblioteche civiche sono amate e rappresentano uno straordinario volano per far crescere socialmente e culturalmente il nostro Paese

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indagine biblioteche
Immagine rappresentativa

TORINO – ‘La biblioteca per te’ rappresenta la più vasta indagine mai realizzata in Italia sul ruolo che le biblioteche di pubblica lettura hanno nella vita delle persone, sia a livello sociale che culturale. Promossa dalla Rete delle Reti – in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e con la Direzione scientifica di BIBLAB, il Laboratorio di biblioteconomia sociale e ricerca applicata alle biblioteche dell’Università di Roma Sapienza – l’indagine chiusa alla fine di marzo fornisce una interessante mappatura dei bisogni e delle attese delle comunità cittadine rispetto ai servizi offerti dalle biblioteche locali. Un’analisi che consentirà di modellarle sempre più sui desideri delle collettività.

In quattro mesi, a cavallo fra dicembre e marzo, 67250 persone, utenti delle biblioteche civiche italiane, hanno risposto a un questionario fatto di domande semplici – quale biblioteca frequenti, quali servizi utilizzi, quanto impieghi per raggiungerla – ma, anche, personalizzate con approfondimenti che invitavano l’interlocutore ad esprimere liberamente il proprio sentire: «Cosa è per te la tua biblioteca?» oppure «In questi periodi …. quanto hai sentito la mancanza della biblioteca?».

Ed è proprio in questa sezione che emergono considerazioni importanti che richiamano i concetti di benessere e qualità della vita delle persone. Piccole storie, narrazioni brevi che definiscono appieno il sentimento indotto nelle persone da una biblioteca (aperta), che nella frequentazione viene identificata come luogo libero, protetto, prossimo e familiare, dove nutrire relazioni sociali positive e crescere culturalmente (ved. box).

Nei numeri realtà e futuro

Frequentazione e Prossimità

Il 94,55% degli intervistati ha confermato di frequentare la biblioteca pubblica. Per molti di loro è una destinazione di prossimità: i due terzi, infatti, hanno dichiarato di impiegare meno di 15 minuti per raggiungerla. In un’ottica urbanistica è una riconferma, se necessaria, della valenza del modello Città dei 15 minuti, adottata a Parigi, Barcellona e Milano. Con l’auspicio che i luoghi del lavoro, dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione, dello shopping, dell’intrattenimento e della cultura possano davvero essere tutti raggiungibili entro 15 minuti da casa propria a piedi o in bicicletta. E quale luogo di cultura prossimo e vicino lo è più di una biblioteca?

Identità

Tra coloro che si dichiarano frequentatori, una buona parte, oltre il 35%, sottolinea che la biblioteca è certamente luogo del libro e della cultura ma è soprattutto il simbolo, l’elemento identitario, il punto di riferimento della città.

Mancanza

Alle considerazioni riguardanti lo spirito identitario di una biblioteca, si aggiunge la reazione degli intervistati alla domanda su quanto abbiano influito le recenti chiusure parziali o totali delle biblioteche. Dando un valore alla sensazione di “mancanza”, in una scala da 1 a 10, più del 30% delle persone ha espresso il massimo livello, 10 su 10, per un altro 25% il valore è 8 su 10.

Familiare

Le donne della fascia di età 35-44 anni, in particolare, hanno dichiarato di frequentare la biblioteca anche per portarci i propri bambini, riconoscendo così un canale di arricchimento culturale sia per se stesse sia per la famiglia.

In definitiva l’indagine ‘La biblioteca per te’, tuttora in fase di elaborazione soprattutto in ottica di progettualità futura, pone in evidenza i due elementi costitutivi che caratterizzano la biblioteca pubblica, così come sono recepiti dagli utenti. La sostenibilità e il welfare culturale, due componenti che, insieme, connotano un luogo di relazioni tra le persone tale da contribuire al benessere e alla qualità della vita.

Cosa è per te la tua biblioteca?

  • È il motivo per cui, anni fa, scelsi di lasciare il mio paesino del Sud Italia (privo di biblioteche) per trasferirmi in una grande città (dove le biblioteche funzionano). È un’opportunità, per me e per le mie bambine. (Donna, 35-44 anni, Roma)
  • È il luogo che mi permette di soddisfare i miei interessi con la lettura, aumentare la mia cultura personale ed occupare positivamente il mio tempo libero, gratuitamente e quando voglio (Donna, 35-44 anni, Asti)
  • Uno dei luoghi centrali della vitalità della città (Uomo, 65-74 anni, Torino)
  • Asse dinamico di identità e crescita personale senza sosta, stimolo per sviluppo relazionale extraindividuale cosciente e motivato, nutrimento senza fine della mente (Donna, 65-74 anni, Vicenza)
  • Un contenitore ricco di emozioni (Uomo, 15-17 anni, Milano)
  • Confesso che mi divido tra due biblioteche, quella sul luogo di lavoro e quella nella città in cui vivo, entrambe sono un punto fermo della mia vita, sono luogo di incontro e di scoperta, sono anche luogo di silenzio e viaggio dentro me stessa o nel mondo attraverso i libri. In generale sono luoghi in grado di regalare benessere (Donna, 35-44 anni, Torino)
  • Pura vita!!! (Donna, 35-44 anni, Bergamo)
  • È il luogo dove mio padre mi ha condotto da bambina, il paese dei balocchi, dove potevo guardare e scegliere quello che volevo, senza troppi controlli, in un tempo in cui comprare libri era appannaggio di pochi, almeno nel mio entourage.  Oggi, che posso acquistare i libri che voglio, la biblioteca per me rappresenta il luogo privilegiato dove lasciarmi catturare dai libri.  È il luogo dove si riunisce il mio GDL all’interno del quale trovo momenti di condivisione, culturalmente stimolanti, incontri che soddisfano il mio desiderio segreto di ragazza, lettrice solitaria con grande desiderio di condivisione e confronto (Donna, 65-74 anni, Pescara)
  • Un’agenzia di viaggi unica nel suo genere. Da la possibilità di viaggiare nello spazio e nel tempo con i libri. È essenziale per me. (Uomo, 18-24 anni, Pistoia)
  • Un posto dove stare bene con me stesso, dove il tempo scorre lento e posso concentrarmi totalmente su una attività di studio o lavoro. Il luogo dove si respira cultura e si sogna un futuro migliore. (Uomo, 25-34 anni, Roma)

Il progetto

Rete delle Reti è un progetto nazionale di cooperazione tra sistemi bibliotecari. Include attualmente 32 Sistemi in tutta Italia, per un totale di oltre un migliaio di biblioteche. Insieme dispongono di un patrimonio – cartaceo e digitale – di oltre dieci milioni di documenti. Dal nord al sud, sono 934 i Comuni rappresentati, sette le Regioni – Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto – e un bacino di utenza di 11 milioni e 200mila abitanti. Info su https://retedellereti.dgline.it/

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