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La Banda delle Penne colpisce ancora a Torino

L’ombra della ‘banda delle penne’ sulla truffa che torna a presentarsi a Torino. La polizia municipale arresta due persone

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Torna la truffa della banda delle penne a Torino

TORINO – La Banda delle Penne colpisce ancora a Torino, ma viene fermata un’altra volta. È accaduto mercoledì pomeriggio, intorno alle 17:30, durante un servizio di prevenzione e repressione della microcriminalità nella zona centrale della città e più precisamente in piazza San Carlo. Qui, gli agenti del Reparto Operativo Speciale (ROS) della Polizia Municipale hanno notato due adulti che fermavano i ragazzi minorenni di passaggio con una proposta di cartoline in cambio di denaro da devolvere per nobili cause benefiche.

Il solito sistema per estorcere denaro

Un sistema familiare che da qualche giorno sembra riproporsi per le vie del centro e riporta alla mente degli agenti del ROS della Polizia Municipale il modus operandi adottato dalla ‘banda delle penne’, un’organizzazione criminale sgominata circa un anno fa che operava nel capoluogo piemontese, ma anche in altre città del Nord, e gestiva la vendita di penne e altri gadget che fruttava anche 10mila euro al giorno. L’indagine aveva portato i vigili all’arresto di quattro persone e a decine di altri indagati, tutti con precedenti per truffa.

I truffatori tenuti sotto controllo

Viste le similitudini con la truffa sgominata lo scorso anno, gli agenti hanno controllato i movimenti dei due personaggi sospetti che, non riuscendo a ottenere alcun denaro dai ragazzini, si sono rivolti a prede più facili, tre giovani ragazze di 14 anni. Con insistenza, sotto l’occhio vigile e ravvicinato degli agenti, i due truffatori hanno raccontato alle ragazze di essere coinvolti in un progetto sociale del Comune di Torino rivolto a persone particolarmente sfortunate per il quale avrebbero dovuto raccogliere del denaro in cambio delle cartoline al fine di ottenere un posto lavoro. Le 3 ragazzine, messe in forte imbarazzo e a disagio dagli insistenti modi dei due soggetti, hanno tentato a più riprese di allontanarsi dalla morsa dei due truffatori che in maniera ancora più insistente le impedivano di smarcarsi.

L’intervento provvidenziale degli agenti

A quel punto, vedendo le ragazze in forte difficoltà, gli agenti del ROS della Polizia Municipale sono intervenuti e hanno fermato i due uomini. Dalle testimonianze è emerso come i due abbiano tentato con insistenza di raggirare le giovani ragazze con lo scopo di ottenere denaro. I due truffatori sono stati portati al Comando di via Bologna e sottoposti a identificazione e perquisizione. Si tratta di due uomini di nazionalità italiana risultati in possesso di 82 cartoline offerte in cambio di denaro e 76 euro in contanti. Uno dei due aveva anche un coltello lungo 17 centimetri. Entrambi hanno numerosi precedenti per truffa, pertanto, sentito il Pubblico Ministero di turno, sono stati tratti in arresto ai sensi dell’art. 381 del Codice di procedura penale.

La truffa che ritorna

Nei giorni precedenti gli agenti avevano notato che il fenomeno della ‘truffa della penna’ si stava riproponendo sotto un’altra veste e dietro altri volti. Al fine di stroncare sul nascere questa seconda ondata di truffatori, in via Roma, avevano identificato altre quattro persone con numerosi precedenti di polizia per truffa e resistenza a pubblico ufficiale. Gli stessi sono stati sanzionati ai sensi dell’art. 669 c.p. – esercizio abusivo di mestieri girovaghi – e i proventi dell’attività illecita, ammontanti a un centinaio di euro, sono stati sequestrati.

Pensavamo a un fenomeno estinto

«Credevamo, sbagliando, di aver sgominato il fenomeno della truffa delle penne – commenta il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon – ma fortunatamente non abbiamo mai abbassato la guardia e i controlli. Anzi, abbiamo intensificato il monitoraggio in abiti civili, mischiati tra la gente comune, proprio per contrastare e prevenire le truffe soprattutto ai danni dei più giovani. I truffatori non vanno mai in vacanza, si reinventano e si ripropongono ciclicamente in nuove forme, con nuovi sistemi e con nuovi volti. I nostri concittadini devono sapere che, oltre ai Carabinieri e alla Polizia di Stato, anche la Polizia Municipale effettua servizi di controllo con abiti celati a basso impatto di visibilità per contrastare la microcriminalità, il piccolo spaccio di sostanze stupefacenti, gli scippi e i borseggi. Quello che fa la Polizia Municipale e le altre Forze dell’Ordine non è mai abbastanza, ma possiamo sempre contare sulla collaborazione dei cittadini, che in questo genere di operazioni è di fondamentale importanza. Fortunatamente, questo ci tengo a dirlo, i torinesi in questo sono molto presenti e ogni volta che interveniamo abbiamo sempre la collaborazione di cittadini onesti e perbene che ci aiutano nel nostro lavoro, sia nelle segnalazioni, sia nella gestione di situazioni difficili. A loro voglio dire grazie e anche che, oltre a Polizia e Carabinieri, possono contare sui civich per il contrasto alla microcriminalità».

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