Covid 19
Variante Delta: il pericolo fa grandi passi anche in Piemonte
Previsto un boom di contagi della temuta variante Delta per fine agosto in Piemonte. La preoccupazione spinge la Regione a misure per il contenimento
La temuta variante Delta, che è il 70% più contagiosa della variante inglese, ora preoccupa anche il Piemonte – che sino a qualche giorno fa era tra le regioni con il più basso numero di contagi. Così. Lo scenario più pessimista inizia a divenire reale, con un’incidenza di casi che aumenta di giorno in giorno in tutta Europa e Italia. Si parla già di una prevalenza di casi di variante Delta che in breve diverrà al 90%.
Correre ai ripari
Tra le diverse misure di contenimento, la Regione Piemonte ha messo in moto la procedura di tracciamento in modo da poter individuare chi ha avuto stretti contatti con un positivo alla variante Delta e poterlo immediatamente controllare e isolare.
C’è anche la possibilità che si aumenti il numero dei tamponi eseguiti ogni giorno, al fine di valutare realisticamente l’incidenza dei casi e l’eventuale aumento proporzionale. Al momento, in Piemonte vi è la possibilità di eseguire circa 40mila tamponi al giorno – numero che potrà essere raggiunto se la tendenza continuerà così.
O si interviene o si chiude di nuovo
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato categorico: «O acceleriamo su tracciamenti e vaccini o rischio chiusure ad agosto». Le misure che il ministero della Salute potrà adottare a causa di quella che è stata definita una “Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi Covid-19 in diversi Paesi europei” potranno dunque essere drastiche, e addio alla libertà faticosamente conquistata in questi mesi.
Per questo, scrive il ministero della Salute: «al fine di attenuarne l’impatto, è importante mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars Cov-2 per individuare precocemente e controllare l’evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese».
Il problema giovani e la scuola
Secondo il Governo spagnolo, una delle nazioni in cui la variante Delta sta dilagando, la capacità di contagio tra i giovani è raddoppiata nel giro di sette giorni. In Piemonte, in vista della ripresa delle lezioni a settembre, presenterà entro fine luglio il Programma Scuola, che va oltre il programma di screening con i test salivari. Nel frattempo, per cercare di arginare l’emergenza e scongiurare una nuova ondata di contagi e il ritorno alla DAD, si è pensato di incentivare gli insegnanti che ancora non si sono vaccinati, e che in Piemonte sono circa ventimila, questi, infatti, da oggi potranno recarsi direttamente ai centri vaccinali senza prenotarsi.