Quartieri
Ordinanze anti movida? A Santa Giulia si danno alla pazza festa. Il video denuncia
Non bastano le ordinanze contro la movida selvaggia: a Santa Giulia si fanno beffe dei cittadini con assembramenti incontrollati, vandalismo, grida, fuochi d’artificio e immondizia dappertutto. Il VIDEO
TORINO – A quanto pare le ordinanze o il richiamo al buonsenso, visto anche l’aumento dei casi di Covid dovuto alla variante Delta, non bastano. Nel quartiere Santa Giulia e Vanchiglia i residenti non possono trovare pace. Infatti, in questo weekend c’è stata una nuova, ennesima, notte di pazza festa, che è culminata in grida e schiamazzi continui, atti di vandalismo, fuochi artificiali, sporcizia e immondizia dappertutto.
Chi è riuscito a chiudere occhio?
«Dopo non aver chiuso occhio, ai residenti di Santa Giulia sono rimasti i resti (vetri, lordura di ogni tipo) di una notte di follia – commenta Silvio Magliano Capigruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino – Qui il diritto al divertimento non c’entra nulla e non deve essere chiamato in causa: non dopo una notte di urla incontrollate, di atti di vandalismo, di vetri di un asilo infranti e, addirittura, di uno spettacolo pirotecnico improvvisato».
Un danno per tutti
«Questa situazione danneggia tutti, a partire dagli esercenti che rispettano le regole – sottolinea Magliano – Il Presidio Interforze solo fino a mezzanotte non è sufficiente, lo dimostrano, anzi lo confermano, i fatti delle scorse ore: un delirio di frastuono e inciviltà esploso alle ore piccole della notte e proseguito fino all’alba. Questa Giunta (che forse pensa di restituirci così i giochi che non ci sono stati a San Giovanni) ha consapevolmente abbandonato Santa Giulia e Vanchiglia e, in fase di recrudescenza del virus e di diffusione della variante Delta, questa indifferenza è un fatto di una gravità assoluta».
Anche un palo piegato
Come se non bastasse, ieri mattina «i residenti si sono trovati piegato di 45 gradi il palo del segnale stradale di fronte alla Parrocchia, a testimoniare la seconda notte consecutiva di malamovida. I residenti raccontano di una rissa e di “passeggiate” di ubriachi sulle auto in sosta. Il palo del divieto di sosta è stato piegato, secondo la testimonianza di alcuni residenti, da persone che vi si sono arrampicate provando a sradicarlo. Ribadiamo che il diritto al divertimento non c’entra nulla con tutto questo e che le cose devono prontamente cambiare, a maggior ragione in fase di recrudescenza del virus e di diffusione della variante Delta», conclude Magliano.