Cronaca Live
Ucraina, la paura fa scendere in piazza a Torino
In piazza a Torino per chiedere pace, «abbiamo paura», Putin bombarda sui bambini
La guerra fa paura. Bandiere gialle e blu in centro. «Putin bombarda su bambini», «Mia sorella è a Kiev. Ho paura per lei e per il mio popolo». Non smette di piangere Svetlana, ucraina che vive a Torino da circa 20 anni. Insieme a lei in piazza Castello ieri sera c’erano altri connazionali che, dopo un giro di telefonate, hanno dato vita a una manifestazione spontanea. Una ventina di persone con bandiere e striscioni gialloblù.
A Torino sono oltre novecento gli ucraini. Studiano e lavorano in città, ma nel loro Paese d’origine, da ieri sotto l’attacco della Russia, vivono ancora i familiari, la maggior parte a Kiev e Odessa. «Putin sta bombardano sulle teste dei bambini e nessuno sta facendo nulla per difenderci», sostengono.
«Mia sorella mi ha detto che sta bene, anche se stanno succedendo cose terribili – spiega Svetlana – riesco a comunicare con lei, ma non è facile». C’è preoccupazione, ma anche tanta rabbia tra gli ucraini torinesi. «Noi non vogliamo la guerra ma democrazia e libertà», conclude Svetlana.
Denis racconta di un suo amico che è stato richiamato nell’esercito: «Oggi mi ha raccontato che ha visto cadere una bomba proprio vicino a lui». «I Russi dicono che l’Europa è cattiva, ma poi mandano i figli qui a studiare e vengono a fare shopping», osserva Ana.
«I miei non hanno paura e mi hanno detto che sono pronti a combattere – afferma Anastasia, che ha lasciato in Ucraina la madre e la sorella – Anche noi siamo pronti a combattere e morire per la Patria». Accanto ad Anastasia una ragazza con gli occhi gonfi dal pianto chiede che Putin venga fermato subito, perché «noi siamo il cuscinetto dell’Europa. Se cadiamo noi, poi toccherà a voi».