29 Novembre: i Fridays For Future tornano in piazza a Torino

Al grido «I leader mondiali ci hanno tradito di nuovo. Li avevamo avvisati», i ragazzi di Fridays For Future si danno appuntamento venerdì 29 novembre (il giorno del Black Friday) nelle piazze d’Italia e di Torino per il futuro del pianeta, perché «non c’è più tempo da perdere».

Il pianeta non può più aspettare

Che non ci sia più tempo da perdere lo ha detto António Guterres, Segretario Generale dell’ONU. E lo ribadiscono anche gli scienziati. Se non invertiamo la rotta in tempi più che brevi arriveremo al punto di non ritorno, condannando definitivamente il nostro pianeta e noi stessi. Anche l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU – che è il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici – ci avverte che abbiamo soltanto più undici anni circa prima di superare la soglia definitiva. Ecco perché i ragazzi di #FridaysForFuture continuano a gridare che non c’è più tempo, «invocando il diritto a un futuro dignitoso. Per noi e per le generazioni a venire», come scrivono sul loro sito.

Milioni in piazza per il futuro

Lo scorso 15 marzo nelle piazze sono scesi più di 2 milioni di giovani (e non solo) per far sentire la loro voce: una voce preoccupata, perché sono proprio loro che dovranno vivere su questo pianeta negli anni a venire. Anche l’appuntamento del 24 maggio 2019 è stato un successo che ha visto il coinvolgimento di oltre 130 Paesi in tutto il mondo. Senza contare lo sciopero durante la Climate Action Week (20-27 Settembre 2019) in cui hanno «scioperato più di 7,5 milioni di studenti in tutto il mondo, dall’Islanda all’Antartide». Nonostante ciò, le proteste, le azioni di sensibilizzazione non sono bastate: infatti, le emissioni di CO2 del 2019 non hanno mostrato di diminuire. Anche per questo, dunque, si torna in piazza il 29 Novembre.

Perché il 29 novembre

La data del 29 novembre, per tornare in piazza a protestare, non è stata scelta a caso – o perché è il Black Friday – ma perché cade una settimana prima della “COP25”, la United Nations Climate Change Conference, ossia la conferenza ONU sui cambiamenti climatici che si terrà dal 2 al 13 dicembre 2019 a Madrid (Spagna). L’obiettivo è mettere sotto pressione i leader mondiali affinché si rendano conto una volta per tutte che «non c’è più tempo», e che «prendano misure immediate ed efficaci per contrastare la crisi climatica, dopo il sostanziale fallimento degli accordi di Kyoto e di Parigi».​

Un impegno serio, non un modo per “saltare la scuola”

I ragazzi di #FridaysForFuture ci tengono a sottolineare come il loro sia un impegno serio e non un modo per passare del tempo in altro modo. Difatti, a chi ha cercato di screditarli insinuando che loro sono soltanto «dei ragazzini che vogliono saltare la scuola» o che «non sanno neanche per cosa protestano», rispondono che «questi sono solo alibi di persone che non vogliono (o non credono) nella possibilità di cambiare le cose, di prendere in mano il nostro destino». A motivo di ciò hanno anche scritto un Manifesto per il FU.TU.RO. Tre richieste chiare, brevi, ma rivoluzionarie (che si possono leggere nell’immagine qui sotto).

In quali città ci saranno gli scioperi?

Per sapere in quali città, oltre a Torino, ci saranno gli scioperi del 29 novembre, si può consultare la mappa ufficiale.
Infine, per essere sempre aggiornato sulle ultime novità lo si può fare attraverso l’evento Facebook e la pagina Instagram di #FridaysForFuture. Se poi, si vuole aiutare questi ragazzi a sostenere le spese di organizzazione degli Scioperi per il Clima, si può fare una donazione con il loro crowdfunding.