Ambiente e Natura
Emergenza idrica in Piemonte: arrivano 6 interventi strategici
Per rispondere all’emergenza idrica in Piemonte, la Regione decide per 6 interventi strategici. Tutti i dettagli
La Regione Piemonte informa di aver inviato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in modo che possano usufruire delle risorse del Pnrr, l’elenco di sei interventi strategici per i quali viene richiesta la semplificazione per rispondere all’emergenza idrica:
- Potenziamento dell’approvvigionamento dell’invaso di Pianfei a Chiusa di Pesio (CN) e realizzazione di una condotta di adduzione (Consorzio del Pesio)
- Progetto dell’acquedotto nella Valle dell’Orco (TO) per l’approvvigionamento idrico di tutto il Canavese (SMAT)
- Potenziamento della diga di La Spina a Pralormo (TO)
- Rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso nel Cuneese (Consorzio irriguo di II grado Valle Gesso)
- Miglioramento fondiario del Canale De Ferrari nell’Alessandrino (Consorzio irriguo di miglioramento Canale De Ferrari)
- Riordino e potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel Novarese e Verbano-Cusio-Ossola (Acqua Novara VCO).
La ricognizione compiuta dalla Regione con i gestori di reti idriche e invasi, ai quali è stato chiesto quali siano gli interventi che più urgentemente necessitano di semplificazione, ha individuato progettualità che possono essere avviate subito per potenziare e rafforzare la rete idrica e mitigare l’emergenza siccità. Interventi già talvolta già pronti a livello progettuale e che potrebbero beneficiare di deroghe specifiche per una realizzazione immediata.
«Ci siamo subito messi al lavoro – affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e gli assessori all’Ambiente Matteo Marnati e alla Difesa del Suolo Marco Gabusi – per segnalare quali sono le semplificazioni necessarie. Crediamo sia opportuno riprendere le sollecitazioni già fatte in passato sui temi di difesa del suolo e dissesto idrogeologico: bisogna avere il coraggio di identificare delle priorità e poi far correre veloci queste opere eliminando vincoli paesaggistici e burocratici. I passaggi che sono coerenti con un’amministrazione ordinaria evidentemente non possono essere efficaci in una situazione di emergenza; laddove vi siano motivi di emergenza le opere prioritarie devono perciò avere una corsia preferenziale, come abbiamo già fatto presente più volte in passato. Ora il Governo è pienamente consapevole delle urgenze e vigileremo affinché le sburocratizzazioni avvengano con la stessa rapidità con cui noi abbiamo fatto le segnalazioni».