Ambiente e Natura
Mascherine e altri rifiuti contaminati: verranno sottoposti a 5000 gradi
Da Iris arrivano le unità mobili che tratteranno i rifiuti contaminati. Ecco di cosa si tratta
TORINO – Una soluzione che permette di trattare i rifiuti contaminati, come guanti, mascherine, garze e materiale infetto, con la creazione di una piccola unità mobile che può intervenire laddove sia necessario, spostandosi a seconda delle esigenze. È il dispositivo Green Plasma Safe messo a punto da Iris, piccola azienda torinese specializzata nello sviluppo di processi tecnologici all’avanguardia.
Conversione termochimica
Il trattamento, basato sulla conversione termochimica, è nato con l’obiettivo di trattare i rifiuti in luoghi isolati (rifugi, piccole comunità montane, imbarcazioni) e ha allo studio l’applicazione su imbarcazioni per il recupero della plastica negli oceani, trattandola a bordo senza doverla riportare a riva, abbattendo costi di gestione e tempistiche.
Tecnologia al plasma
La soluzione proposta per trattare i rifiuti contaminati è quindi l’adattamento di questo sistema ideato, progettato e brevettato da Iris che prevede l’utilizzo della tecnologia con plasma termico che consente di trattare su piccola scala rifiuti non recuperabili o speciali. Grazie alle alte temperature raggiunte (sino a 5000 gradi C) e all’assenza di ossigeno, la frazione di rifiuto organico si trasforma in gas che, dopo essere stato filtrato e purificato da eventuali molecole nocive, può essere convertito in energia elettrica e calore (per alimentare ad esempio un veicolo elettrico). «Siamo impegnati da sempre nello sviluppo di tecnologie che possano essere al servizio dell’ambiente e della società», conclude Manuel Lai, fondatore di Iris.