Ambiente e Natura
Partita in Piemonte la lotta alla cimice asiatica: rilasciata la vespa samurai in cento siti
Contro la fastidiosa e distruttiva cimice asiatica è partita in Piemonte la campagna di lotta. Per questo è stata rilasciata in cento siti la vespa samurai
Tutti conoscono ormai la cimice asiatica, che ha invaso campagne e città da qualche anno a questa parte. Visibile in migliaia di esemplari, specie verso l’autunno, dove ricopre letteralmente i muri delle case, questo insetto in realtà non è solo fastidioso, ma è causa di molti danni all’ambiente e all’agricoltura. Per questi e altri motivi, la Regione Piemonte ha avviato un piano triennale di lotta biologica con i primi lanci in tutto il territorio piemontese della vespa samurai, antagonista naturale della cimice asiatica.
Contrastare la cimice asiatica
Sono dunque iniziate in Piemonte le operazioni di contrasto alla cimice asiatica per mezzo della diffusione del parassitoide Trissolcus Japonicus, noto come vespa samurai – che è un nemico naturale della cimice. Già in questi giorni si stanno compiendo i lanci della vespa samurai in 100 siti individuati su tutto il territorio piemontese. Da notare che, a discapito del nome, è un insetto di circa 1,5 mm di lunghezza, per cui piuttosto piccolo. Ed è innocuo per l’uomo, gli animali e anche le api.
I primi lanci
Ai primi lanci, avvenuti nelle scorse ore, hanno partecipato anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa.
«Stiamo compiendo un passo importante per tutelare l’ortofrutticoltura piemontese che vuole essere di qualità e per confermarsi tale non deve essere schiava della chimica – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – La vespa samurai ci consentirà di risolvere il grave problema della cimice asiatica in modo naturale, dando così certezze ai nostri agricoltori e a chi vuole investire in Piemonte. Per fare questo ci sono voluti anni di ricerca, oltre alla modifica di normative a livello internazionale per poter importare questa specie dall’Oriente. L’agricoltura di qualità e d’eccellenza, naturale e biologica è il futuro del nostro Piemonte. Una delle leve su cui dobbiamo investire per garantire posti di lavoro e ricchezza alle generazioni di domani».
Un aiuto concreto
«Grazie al lavoro di vari soggetti istituzionali – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – si è potuto attuare concretamente un progetto di aiuto alle imprese agricole per prevenire e contenere i danni dell’insetto che sta devastando le produzioni ortofrutticole e di nocciole del Piemonte. Con i primi lanci della vespa samurai abbiamo avviato il piano di lotta biologica che ha una valenza triennale e il cui obiettivo finale è ottenere una progressiva riduzione delle infestazioni da cimice asiatica nel rispetto dell’ambiente e della salute umana».
Intere coltivazioni distrutte
La lotta biologica alla cimice asiatica è stata avviata per fronteggiare un’emergenza che ha colpito fortemente l’agricoltura piemontese distruggendo intere coltivazioni di frutteti, ortaggi e corilicole: nel solo 2019 in Piemonte i danni derivanti dalla Halyomorpha halys ammontano a 170 milioni di euro e hanno interessato 13.500 aziende agricole.
La Regione Piemonte pertanto ha aderito al piano triennale nazionale di lotta biologica, emanato dal Ministero dell’Ambiente. Il Piemonte è infatti tra le Regioni del Nord Italia che hanno presentato richiesta ufficiale per l’immissione in natura del parassitoide T. japonicus per la lotta biologica, nell’ambito del Programma nazionale di contrasto alla cimice asiatica, elaborato dal Servizio Fitosanitario Nazionale in collaborazione con il CREA e le Regioni interessate.
Il gruppo di lavoro impegnato nella ricerca e sperimentazione di nuove soluzioni di difesa dalla cimice asiatica attraverso coinvolge la Regione Piemonte tramite il Settore Fitosanitario e Servizi Tecnico-Scientifici (SFR), l’Agrion – Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino (DISAFA), le Organizzazione dei Produttori e le Organizzazioni Professionali.
Per maggiori informazioni, scarica la scheda tecnica QUI.
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Immagine di copertina rappresentativa. Credit: pixabay-CESAR AUGUSTO RAMIREZ VALLEJO