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Torino, nuove linee guida per promuovere e tutelare street art e muralismo

Torino lancia i nuovi strumenti per valorizzare, gestire e tutelare il grande patrimonio artistico della Città

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Immagine fornita da Ufficio Stampa Giunta Comunale

TORINO – Da oltre vent’anni la Città di Torino sviluppa e realizza progetti di arte urbana, di Graffiti-Writing e di Muralismo metropolitano e contemporaneo. Per questo è stata individuata la necessità di dotare l’amministrazione di “Linee guida per l’Arte Urbana – Muralismo – Street Art” come strumento di valorizzazione, gestione e tutela del patrimonio artistico, definendo i macro-obiettivi, le linee di intervento, le azioni e le attività necessarie per raggiungerli, anche al fine di creare una omogenea e organica “Galleria a cielo aperto” di Urban e Street Art fruibile dalla cittadinanza dal punto di vista turistico, culturale ed educativo.

‘Una delle città più importanti’

La delibera e il percorso intrapreso rende conto delle azioni di creatività urbana, graffiti-writing e arte urbana che in questi decenni hanno reso Torino una delle città più importanti a livello europeo della street art, attraverso la realizzazione di buone pratiche e interventi istituzionali che a tutti gli effetti distinguono il “modello Torino” dotato di una precisa fisionomia e peculiarità.

Progetto biennale

In particolare, queste azioni si armonizzeranno con il progetto sull’Arte Urbana, di durata biennale, che la Fondazione Contrada Torino Onlus ha presentato alla Compagnia di San Paolo e che da questa è stato finanziato.

È quindi  grazie a questo provvedimento, approvato dalla Giunta comunale su proposta di Marco Alessandro Giusta, assessore alle politiche giovanili e alla creatività, che l’Amministrazione intende definire le proprie linee programmatiche sull’arte urbana per gli anni a venire.

Le nuove linee guida

Le Linee Guida sono sia il compimento di un percorso, sia una visione di futuro per mantenere e implementare le politiche sulla creatività giovanile e più in generale sull’arte urbana e contemporanea. Oggi, a partire dai contenuti qui rappresentati, rilanciamo il “modello Torino” aggiornando le linee guida e costituendo una cabina di regia cittadina al fine di renderlo competitivo rispetto ad un panorama nazionale ed internazionale che vede nell’Urban Art la possibilità di rigenerazione degli spazi collettivi centrali e periferici.

Nel dettaglio:

  • L’istituzione di una cabina di regia che svolga le funzioni di coordinamento tra i diversi soggetti in campo e che detti tempi e modalità per il perseguimento degli obiettivi declarati in delibera. Faranno parte della cabina l’Ufficio Torino Creativa dell’Area Giovani e Pari Opportunità, la Fondazione Contrada Torino onlus, il GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani ), un esperto scientifico con comprovate competenze in materia, identificato nella persona di Roberto Mastroianni e soprattutto la comunità artistica rappresentata dai collettivi e dai singoli creativi che hanno generato e che sostengono l’Urban Art;
  • Il censimento e la documentazione delle opere già presenti sul territorio (anche di quelle storiche non più visibili) con lo scopo di creare un database digitale e in seguito una mappa utile per tutto il turismo dell’arte urbana, ogni giorno in maggior espansione. L’Ufficio Sistemi Informativi Urbanistici realizzerà sul Geoportale della Città di Torino le pagine e la successiva mappatura relativa alla documentazione sull’arte urbana in città in collaborazione con l’Ufficio Torino Creativa dell’Area Giovani e Pari Opportunità e Fondazione Contrada Torino.  Saranno inoltre verificate possibili partnership esterne per la realizzazione di un sistema di fruizione del materiale iconografico e multimediale con piattaforme specializzate nella valorizzazione turistico-culturale dell’ Urban Art;
  • L’avvio di una riflessione con gli enti preposti sulla possibilità di tutelare le opere già realizzate e da realizzare di writer che sono diventati ormai artisti e artiste di fama internazionale e di artiste e artisti purtroppo scomparsi (esempio la murata di Nape a Parco Dora);
  • L’incremento del patrimonio pubblico di Urban Art attraverso manifestazioni  ed eventi educativi per promuovere con l’insegnamento e con l’esempio queste discipline per quelle e quei giovani che tendono a intraprendere questa strada, o ancora attraverso un coinvolgimento maggiore di curatori professionisti e curatrici professioniste o in nuce al fine di favorire una crescita delle realtà che hanno accompagnato la diffusione della street art a livello locale e delle nuove leve che da queste si evolveranno;
  • L’implementazione delle attività del tavolo tecnico-artistico sull’Arte Urbana al fine di incentivare e sostenere il patrimonio di arte pubblica realizzato da privati attraverso uno snellimento delle procedure per la realizzazione delle opere e per far si che queste ultime dialoghino con l’ambiente urbano, ad iniziare dalle serrande dei negozi;
  • La prosecuzione del progetto Murarte inteso come complesso di interventi strategici di design urbano con il focus sulla promozione della libera espressione in ambito artistico per le e gli adolescenti e giovani attraverso il linguaggio del graffiti-writing e della street art, che possono modificare la percezione di un territorio e migliorarne l’estetica. Inoltre sarà obiettivo del progetto e della Città accompagnare il processo affinché  gli stessi collettivi assumano compiti e responsabilità curatoriali aderenti ad un nuovo disegno comune, unitario e coordinato;
  • Alla Città e alla Fondazione Contrada Torino Onlus infine il compito di reperire i fondi necessari attraverso risorse interne e finanziamenti esterni, anche attraverso canali come crowdfunding, chiamate pubbliche, art bonus, fondi europei e partner privati, sempre più indispensabili per la realizzazione delle ambizioni programmatiche e progettuali.

‘Modello Torino’

«Torino è stata la prima città in Italia, con il progetto Murarte, ad aprire le porte alla street art, che negli anni si è trasformata, evoluta, arricchita di senso e significato – dichiara Marco Giusta, assessore alle Politiche Giovanili – Queste Linee Guida e le novità che portano con loro, sono il compimento di un lavoro che va avanti da anni anni, e la prospettiva di visione futura a garanzia di un “modello Torino” che rispecchia una sinergia di crescita condivisa con gli e le street artists e le loro associazioni, la Città, gli enti partecipati e gli enti istituzionali del territorio.  Questa è la forza della nostra visione: un piano strategico che non solo favorirà la crescita artistica e la rigenerazione dello spazio pubblico, ma produrrà investimenti, lavoro e turismo per il nostro territorio. Quello di oggi è un primo passo, a cui seguiranno altri come la presentazione nei prossimi mesi della Galleria a Cielo aperto attraverso l’azione di mappatura delle opere e la fruizione delle stesse con percorsi di visita a beneficio della cittadinanza e del turismo con il coinvolgimento delle guide culturali e valorizzando le realtà che operano in questo ambito.»

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