Calcio
Il Torino e l’Europa League: un amore pronto a sbocciare di nuovo?
Dopo la bruciante eliminazione nei playoff da parte del Wolverhampton, riuscirà la squadra di Mazzarri a riconquistare l’Europa?
L’estate ormai è un lontano ricordo eppure ancora oggi noi tifosi del Torino riviviamo l’incubo di quella calda notte di fine agosto; era un giovedì, precisamente il 29, e sul terreno di gioco del Molineux Stadium il Wolverhampton rese vane le speranze granata di qualificazione ai gironi di Europa League 2019-2020. A pochi passi dal traguardo finale, gli Dèi del Calcio decisero di non essere benevoli nei confronti del team di Belotti e compagni, uscito sconfitto per un totale di 5 goal a 3 tra andata e ritorno. Coronare il sogno di approdare in uno dei 12 gruppi, dopo un filotto di risultati utili consecutivi contro Debrecen e Shakhtyor, si è infranto davanti ai famelici lupi inglesi in maglia oro-nera. Un vero peccato perché il Toro era pronto a dire la sua in Europa League, e probabilmente a ben figurare, come nel 2014. In quell’anno solo il freddo vento siberiano degli ottavi di finale che spirava a San Pietroburgo spense le ardenti speranze di una storica qualificazione ai quarti. Ma se quella è storia passata, meglio parlare del futuro interrogandoci sul presente. Una domanda nasce spontanea: quali sono le possibilità di rivedere la formazione di Mazzarri battagliare nuovamente sui campi di tutta Europa?
Quali competitor per la volata finale all’Europa? E c’è pure un outsider che non ti aspetti…
Partiamo dalle certezze: il Torino dispone di una buona rosa, sicuramente attrezzata per piazzarsi tra il quinto ed il sesto posto in campionato ed accedere quindi all’Europa League per via diretta oppure attraverso i preliminari. L’esperienza del portiere Sirigu, la qualità di difensori di fascia come Ansaldi, la buona interdizione di centrocampisti quali Laxalt ed un parco attaccanti importante sono frecce accuminate che possono divenire letali se correttamente scagliate. In particolare il reparto avanzato, che può annoverare tra le sue fila Belotti, Verdi, Zaza e Iago Falque, è composto da player con caratteristiche complementari. Forza, senso del goal e fantasia sono alcune peculiarità delle bocche da fuoco toriniste. Il vero problema del team granata è la concentrazione nei 90 minuti di gioco e la costanza nei risultati, aspetti su cui c’è da ancora tanto da lavorare. Fatte queste dovute premesse, va detto che ci sono anche gli avversari che fremono per conquistare un posto in Europa League. Tra questi segnaliamo Roma, Lazio e Fiorentina, per noi i competitor principali, e la stessa Atalanta che potrebbe non ripetere il miracolo qualificazione Champions. Sembra assurdo da dire ma come outsider indichiamo il Milan; la squadra rossonera, partita malissimo quest’anno, deve ancora ritrovarsi come gruppo e ricercare un’identità ben precisa se vuole risalire verso le zone nobili della classifica.
Una breve panoramica sulle squadre anti-Torino
L’Europa League, competizione con molti pretendenti per la vittoria finale, sarebbe il terreno ideale per un rilancio della squadra granata. Il raggiungimento di tale obiettivo potrà considerarsi fattibile solo se il Torino avrà la meglio su Roma e Lazio, squadre esperte e dal dna europeo, ma non sempre in grado di esprimere il proprio potenziale in campionato. Non solo: il team di Mazzarri potrebbe doversela vedere con l’Atalanta, che ora gioca sì per le zone nobilissime della Serie A ma che potrebbe risentire delle fatiche della Coppa dei Campioni e perdere un po’ di brillantezza. La squadra di Gasperini è ormai una realtà in Europa, inutile negarlo, ma è alla sua prima partecipazione alla “coppa dalle grandi orecchie” ed il modo in cui affronterà questa nuova esperienza avrà ripercussioni positive o negative sul prosieguo del campionato nazionale. E che dire invece della Fiorentina? L’arrivo di Ribery alla viola ha portato qualità (tanta) ed altrettanto entusiasmo. Con Chiesa e la sorpresa Castrovilli, i gigliati quest’anno risultano temibili. Infine il Milan, team super-titolato oggi in crisi, è obbligato per tradizione a puntare a traguardi importanti. Il torneo italiano è lungo, la classifica corta e le possibilità ci sono tutte visto che la formazione rossonera non sarà eccelsa, ma almeno da quinto posto sicuramente sì.
Conclusioni
Una città ricca di eventi e calcisticamente importante come Torino non può certo non puntare al raggiungimento dell’Europa League, che comunque è alla sua portata. Gli avversari non mancano di certo, ma la qualità della squadra di Mazzarri se unita ad una certa continuità di gioco potrebbe davvero fare la differenza. La bravura dei singoli calciatori infatti non basterà da sola ad avere la meglio nei confronti di team piuttosto navigati come Milan, Roma, Lazio, la stessa incredibile Atalanta e la nuova Fiorentina targata Ribery.