Comune di Torino
Il Comune di Torino sostiene le famiglie: stop ai pagamenti delle tariffe dei servizi nidi d’infanzia e ristorazione scolastica
Per aiutare a far fronte all’emergenza Coronavirus e alla crisi, il Comune di Torino sostiene le famiglie interrompendo i pagamenti delle tariffe dei nidi d’infanzia e della ristorazione scolastica
Niente pagamenti delle rette e rimborsi da parte della Città di Torino per le rette dei servizi di infanzia e della ristorazione scolastica. Questo l’aiuto che il Comune intende dare alle famiglie torinesi.
La sospensione delle rette
In particolare, decisione della Città di Torino prevedere che «per le rette degli asili nido nessun pagamento dovuto per il mese di marzo e rimborso previsto per i due giorni non frequentati a febbraio – si legge nella nota del Comune – Analogamente, la stessa misura è adottata per il servizio di ristorazione delle scuole materne, mentre per le elementari e le medie, dove avviene il pagamento dei soli pasti consumati, sarà ridotto in proporzione per la parte relativa all’ultima rata della quota fissa del servizio. Nessun addebito anche per il servizio di trasporto scolastico non fruito».
Le misure annunciate dalla sindaca Appendino
Queste sono le prime misure, già annunciate nei giorni scorsi dalla sindaca Chiara Appendino, messe a punto dall’assessorato all’Istruzione per aiutare le famiglie a far fronte alle difficoltà legate al periodo di stop alle attività scolastiche. «I provvedimenti adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese e la conseguente sospensione delle attività educative e didattiche – sottolinea la sindaca Appendino – hanno fatto sentire effetti negativi anche sulle famiglie, in particolare su quelle che hanno figli che frequentano i servizi educativi e scolastici della nostra Città e che ormai da più di tre settimane vivono una profonda situazione di difficoltà. Per questo motivo, tra le prime forme di sostegno alle famiglie abbiamo pensato di sospendere il pagamento delle tariffe dei nidi d’infanzia comunali e anche di quelle dei nidi in appalto, per tutto il periodo in cui i bambini e le bambine non hanno potuto e non potranno frequentarli».
Aiutare le famiglie in un momento difficile
«Per aiutare il più possibile le famiglie in questo difficile momento – aggiunge l’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino – saranno interamente rimborsati tutti i servizi educativi e scolastici erogati dalla Città e di cui le famiglie non hanno potuto fruire e nulla sarà addebitato fino a quando i servizi stessi non saranno riaperti».
Le nuove misure in dettaglio
«Più nel dettaglio, con riferimento ai Nidi comunali, i due giorni non frequentati nel mese febbraio saranno rimborsati con il prossimo addebito del mese di maggio; naturalmente le famiglie non pagheranno la tariffa relativa al mese di marzo. Lo stesso avverrà per chi frequenta i nidi in appalto, dove ciascun gestore rimborserà i genitori con le proprie modalità organizzative. Anche per quanto riguarda le scuole dell’infanzia comunali e statali la tariffa del servizio di ristorazione relativa ai due giorni di febbraio non fruiti, sarà rimborsata con il prossimo addebito del mese di maggio e le famiglie non pagheranno la tariffa relativa al mese di marzo. Per le scuole dell’obbligo, in cui è già previsto il solo pagamento dei pasti consumati, la Città ridurrà l’importo dell’ultima rata della quota fissa (che sarà emessa nel mese di maggio) in proporzione al numero dei pasti non fruiti nei mesi di febbraio e marzo. Ovviamente anche per le famiglie che fruivano dei trasporti scolastici alle scuole dell’infanzia di Villa Genero e Cavoretto non saranno addebitati né le due giornate di febbraio non fruite né il mese di marzo. Queste modalità saranno applicate per tutto il periodo di permanenza dell’emergenza sanitaria a causa della quale le bambine ed i bambini non possono frequentare i servizi educativi e scolastici erogati dal Comune di Torino».
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