Comune di Torino
Movida a Torino arrivano più vigilantes contro gli assembramenti
I locali pubblici di Torino si organizzano per rispondere alle critiche e le polemiche sulla movida e sugli assembramenti incontrollati. Arrivano più vigilantes per controllare e prevenire
TORINO – La cosiddetta movida non è stata esente da critiche e polemiche. In particolare, per gli assembramenti incontrollati nella zona delle aree pedonali sperimentali, in Lungo Po Cadorna, piazza Santa Giulia, piazza Vittorio, via Vanchiglia e Vanchiglietta e dintorni.
Gli assembramenti a Torino
Ad aver attirato maggiori critiche sono stati gli assembramenti che si sono formati nell’ultimo sabato sera, specie dopo le 2 di notte – il nuovo orario di chiusura fissato dal Comune. Per questo motivo, ci sarà una nuova riunione in Prefettura per decidere come agire o proseguire. Dal canto loro, i gestori dei locali nelle zone “incriminate” si sono resi disponibili a incrementare il numero dei vigilantes per contrastare i possibili comportamenti scorretti e gli assembramenti.
Una situazione complessa
Che la situazione fosse complessa lo si sapeva, conferma l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco. Così come è importante la disponibilità ad aumentare la sorveglianza da parte dei gestori dei locali. Nella riunione in Prefettura si discuterà anche degli orari dei locali, e se riportare la chiusura alle tre di notte come in passato o tenere i nuovi orari con la chiusura alle due, ha aggiunto Sacco, che poi paventa anche la possibilità di estendere ad altre zone la sperimentazione delle zone pedonali temporanee.
Ridotti rumori e schiamazzi
L’assessore Sacco fa altresì notare che con la sperimentazione di queste aree pedonali serali si sono ridotti gli schiamazzi, il rumore e anche gli assembramenti. In sostanza, a dispetto delle polemiche, rispetto alle settimane precedenti la situazione è migliorata. Su questo punto si è detto d’accordo anche il prefetto Claudio Palomba.
I divieti valgono solo di giorno?
A non essere del tutto d’accordo sono invece i residenti della Circoscrizione 7, in particolare quelli di Vanchiglia e Vanchiglietta. A loro nome ha parlato il presidente Luca Deri, sottolineando e supportando con “prove” (video e foto postati sui social e realizzati tra le due e le tre di notte) che mostrano come non ci siano controlli in queste ore. Lo stesso presidente di Circoscrizione si domanda se le regole e i divieti valgano soltanto di giorno per chi deve compiere le normali faccende quotidiane, e non di notte – come se il virus fosse meno contagioso in certe ore piuttosto che altre. Infine, sia i residenti che i gestori dei locali chiedono più controlli, specie di sera e di notte.