Comune di Torino
I provvedimenti di Amiat e Smat per favorire le famiglie torinesi
Emergenza coronavirus: da Amiat e Smat le iniziative per tutelare la salute dei cittadini e a sostegno delle famiglie in difficoltà economiche
L’emergenza Coronavirus non accenna a diminuire. Anzi, i casi in Piemonte (e in particolar modo nella provincia di Torino) continuano ad aumentare. E proprio a seguito di questa emergenza, sia sanitaria che economica, sono molti i provvedimenti già presi o in previsione da parte delle aziende partecipate del Comune di Torino, come Amiat e Smat. Le azioni intraprese vanno a tutela della salute dei cittadini e a sostegno delle famiglie in difficoltà economiche.
I provvedimenti di Amiat
L’Amiat, si legge in una nota del Comune di Torino, ha annunciato la chiusura di tutti i centri di raccolta di rifiuti, a partire dal 20 marzo e fino a nuove disposizioni. Sarà tuttavia ancora attivo il servizio di raccolta di rifiuti ingombranti a domicilio prenotabile chiamando il numero verde 800-017277 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:00) o tramite modulo online sul sito Amiat. Vista l’emergenza, l’invito dell’azienda è quello di richiedere il servizio solo in caso di estrema necessità.
Come gestire i rifiuti in casa
La raccolta rifiuti e la differenziazione rimane la stessa per tutti i cittadini, tranne che per coloro che fossero risultati positivi al Coronavirus Covid-19 – stessa cosa se si trovino in isolamento o in quarantena. In questi casi, l’invito della Regione Piemonte, in accordo con le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è di non differenziare più i rifiuti di casa, ma di metterli in un doppio sacchetto, con fazzoletti, guanti e mascherine usate allo scopo. Il doppio sacchetto andrà sempre posto nel contenitore della raccolta differenziata.
I provvedimenti della Smat
La Società Metropolitana Acque Torino (Smat) che gestisce l’acquedotto di Torino e area metropolitana, fa invece sapere alle famiglie in difficoltà economiche che non applicherà alcuna penalità dovuta al ritardo di pagamento delle bollette in scadenza tra il 10 marzo e il 15 aprile 2020.
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