Consumatori
Attenzione alle tisane l’Angelica: sono state ritirate dal commercio per presenza di batteri fecali Escherichia coli. Non consumatele
Alcune tisane l’Angelica sono risultate contaminate dai batteri fecali. In particolare, 4 lotti sono stati ritirati dal Gruppo Coswell al fine di evitare che i consumatori possano avere danni alla salute. Cos’è l’E coli, l’infezione e i sintomi
Sono molte le allerte alimentari che, praticamente ogni giorno, il Ministero della Salute pubblica. Una delle ultime riguarda un tipo di tisane l’Angelica, che sono risultate contaminate dal pericoloso batterio Escherichia coli – un batterio presente nelle feci. Nello specifico, si tratta della tisana ‘Ventre piatto cold’, assai utilizzata in questo periodo pre-vacanze estive – specie da chi è ossessionato dalla fatidica prova costume.
I lotti contaminati da non consumare
In base a quanto segnalato dallo stesso gruppo Coswell, che produce le tisane, i lotti contaminati dal batterio fecale Escherichia Coli (o E coli) sono:
910001001
910101001
910201001
910501001
L’allarme tisane contaminate
Ad aver lanciato l’allarme tisane contaminate è stata la catena di supermercati Dodecà, che ha pubblicato sul proprio sito l’avviso di sicurezza inviato da Coswell. L’invito, come sempre, è che se si è acquistata una confezione del lotto su indicato non bisogna consumare la tisana ma, riportarla al punto vendita con lo scontrino per ottenere un rimborso della cifra spesa o uno scambio merce.
L’Escherichia coli, l’infezione e i sintomi
L’E coli è un enterobatterio. Tuttavia, ne esistono ben 171 sierotipi. Ognuno di questi tipi viene classificato in base alle sue caratteristiche specifiche, al grado di invasività dello stesso e alle patologie che può provocare. Al momento non è esiste una cura specifica per le infezioni da Escherichia coli. I sintomi da un’infezione possono essere molto intensi, e vanno da nausea, forti crampi addominali, diarrea, vomito. Se non si interviene in tempo o se l’infezione è piuttosto grave si possono anche presentare infezioni delle vie urinarie e febbre alta. In genere l’infezione non si evolve in meningite, polmonite, peritonite e setticemia – tuttavia, nei soggetti immunodepressi il rischio è elevato. In tutti gli altri, in genere, l’infezione se ne va nel giro di qualche giorno. Nel caso, si ricorre a una terapia antibiotica.