Consumatori
Patente di guida: scordatevela, la Motorizzazione è in tilt
La pandemia e il lockdown hanno esacerbato le mancanze degli uffici della motorizzazione civile: oggi occorrono sino a sette mesi di attesa per la patente. La protesta delle autoscuole
La Pandemia e il lockdown hanno messo in evidenza tutte le lacune e le mancanze del “sistema Italia” e della erogazione e fruizione dei servizi pubblici. Tra i tanti enti o amministrazioni pubbliche, uno di quelli che ancora oggi è in tilt è la Motorizzazione civile.
Almeno sette mesi d’attesa
Secondo quanto si apprende dall’Unasca (Unione Nazionale Autoscuole Studi di Consulenza Automobilistica), gli arretrati da smaltire sono tali che, oggi, per poter avere la patente bisogna attendere almeno sette mesi: si parla di migliaia e migliaia di esami sospesi. Per questo, sempre l’Unasca della Provincia di Torino, ha avviato una raccolta firme per ottenere più sedute d’esame per la patente di guida.
Sino all’anno prossimo
In base all’analisi dell’Unasca, prendendo in considerazione le disponibilità della Motorizzazione, soltanto per smaltire tutto l’arretrato accumulato sino al 3 giugno scorso – data di ripartenza delle prove pratiche d’esame – si arriverebbe tra fine febbraio e metà marzo del 2021.
Scarsa disponibilità
Uno dei problemi è la scarsa disponibilità di esami, che sino a luglio era del 60% (rispetto al 2019) e che per agosto e settembre è salita al 75%. Tuttavia, secondo l’Unasca, le percentuali sono ancora troppo basse e, a causa del lockdown e di una pre-sofferenza, la situazione è peggiorata – e, se continua così, destinata a peggiorare ulteriormente. Insomma, se la situazione a settembre non cambia, i tempi per ottenere la patente potrebbero allungarsi ancora di più, colpendo non solo chi ha diritto a ottenere la patente ma anche chi lavora nel settore.