Consumatori
Torino, canapa light nel mirino, nuovo negoziante denunciato per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti
Un nuovo sequestro di cannabis light a Torino, colpito il negozio Club della Canapa di via Barbaroux. Lo stesso, a Lucca, non è stato oggetto di sequestro. Torino fa distinzioni o è solo confusione?
Da dopo che la Cassazione a Sezioni Unite ha deciso che la Cannabis light è “fuorilegge”, sono stati in molti a essere colpiti da questa inaspettata e confusa sentenza. A farne le spese erano già stati i negozi MiraCanapa Emporium e Panoramix (in cui erano state sequestrate alcune infiorescenza). Ora è toccato a Club della Canapa – e al suo titolare – di via Barbaroux a Torino, che ha anche un’altra sede a Lucca. Il negoziante, suo malgrado, è stato denunciato per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Questo nonostante l’OMS e la giurisprudenza attestino che l’effetto stupefacente della cannabis (dato dal suo principio attivo, il THC) sia risultante soltanto quando questa sostanza sia presente oltre lo 0,5%. Tuttavia, tutto quello che presentava una concentrazione oltre il 2% pare sia stato ritenuto non in regola, per cui sarebbe scattato il provvedimento in base all’articolo 73 del Dpr 309/90, ossia relativo a spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
A Lucca interpretano diversamente?
La domanda che ognuno si potrebbe porre è: se nel negozio di Lucca sono presenti gli stessi prodotti, perché lì è stato fatto soltanto un censimento, e non sequestri e denunce? – come confermato dallo stesso titolare del Club della Canapa, Marco Gallo. Il titolare avrebbe anche spiegato come siano arrivati in negozio a Torino molti poliziotti, quasi fosse una retata – cosa che probabilmente non giova all’immagine di un negozio. In totale, sarebbero state sequestrate diverse confezioni di cannabis light da 1 a 3 grammi, per un totale di circa 500 grammi di prodotto.
Tanta confusione
Quello che molto probabilmente emerge da questi fatti è la gran confusione che ha creato la sentenza, sia tra i commercianti che non sanno più che pesci pigliare, e come si debbano comportare, sia tra chi deve per forza far applicare la “legge” e che si limita a fare il proprio lavoro. La speranza è che qualcuno si decida a fare chiarezza, ma soprattutto che valuti seriamente e in modo scientifico quanto possa essere considerata fuorilegge o addirittura “pericolosa” la cannabis light – che è stata creata apposta per non essere “stupefacente”. E voi, cosa ne pensate?