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Cronaca Live

12 anni per diventare cittadino italiano, ora non può più muoversi da qui

Torinese da 12 anni, avrebbe dovuto tornare a casa e promuovere un progetto sostenuto dalle Nazioni Unite ma l’emergenza Coronavirus glielo impedisce. «Volevo solo riabbracciare i miei genitori»

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Dopo 12 anni avrebbe dovuto riabbracciare i genitori in Somalia, ma Abdullahi Ahmed, 31 anni, ex rifugiato da quattro anni cittadino italiano (e torinese), è stato bloccato all’aeroporto di Parigi in seguito alle disposizioni per l’emergenza Coronavirus. «La Turkish Airlines, compagnia di bandiera turca, ci ha spiegato che i cittadini italiani non possono viaggiare a causa del Coronavirus – racconta – Volevo riabbracciare i miei genitori. E non solo».

Un progetto delle agenzie della Nazioni Unite

«Avrei anche dovuto promuovere un progetto, sostenuto da una delle agenzie delle Nazioni Unite, per un ponte tra i giovani italiani e quelli somali». Come anticipato sulle pagine locali del quotidiano La Stampa, Abdullahi oggi è tornato a Torino. «È stato surreale – ha detto scendendo dal treno alla stazione di Porta Susa – ho impiegato dodici anni per diventare cittadino italiano e ora che ho i documenti in regola non posso più viaggiare».

Foto (C) Paul Spijkers

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