Cronaca Live
Abusi sessuali a minorenni disabili: agenti torinesi rivelano un terribile scenario
Comunicativo, divertente e amante della musica, aveva guadagnato la fiducia dei bambini e delle loro famiglie ma era il responsabile di diverse violenze sessuali a danno di minorenni diversamente abili
TORINO – Gli operatori del Commissariato Dora Vanchiglia della Questura di Torino hanno concluso con successo l’attività di indagine su C. M. – cittadino italiano, classe 1950, già gravato da pregiudizi penali – resosi responsabile di violenza sessuale aggravata e continuata in danno di soggetti minori diversamente abili sia sotto il profilo psichico che psicologico. I fatti contestati al C.M., avvenuti in Torino tra il 2018 e la fine del 2019, sono emersi all’attenzione del Commissariato Dora Vanchiglia nell’ottobre 2019 quando, da un primo elemento di indagine, lo scenario delineatosi agli occhi degli investigatori ha rivelato un terribile scenario.
Un punto di riferimento per le famiglie
L’uomo, mascherandosi sotto la veste di volontario accompagnatore di bambini disabili, era riuscito a guadagnare l’affetto e la fiducia delle proprie vittime verso le quali dimostrava apparentemente amicizia e senso di protezione. Comunicativo, divertente e amante della musica era riuscito a guadagnare la fiducia delle famiglie e dei bambini, per i quali era diventato un importante punto di riferimento e una presenza costante.
Abusi sessuali a minori diversamente abili
Approfittando del ruolo rivestito e dello stato di minorata difesa psichica delle proprie vittime, nonché della loro minore età, aveva nel tempo abusato del ruolo che si era costruito, sottoponendole ad abusi di natura sessuale. Le vittime, tutte minorenni e di origine extracomunitaria, hanno subito abusi senza possibilità di avvedersi di quanto stava accadendo e fare denuncia.
Famiglie all’oscuro di tutto
Così il C. M. è riuscito a costruire un muro entro il quale porre in essere le proprie condotte criminose, agendo indisturbato, sempre ponendosi come persona affabile e comunicativa, mentre le famiglie erano completamente all’oscuro di quanto accadeva ai propri piccoli. Ma la tela di ragno costruita ha mostrato segni di cedimento grazie all’intuizione degli investigatori del Commissariato Dora Vanchiglia. Nel frattempo, il C.M., destinatario di un decreto di fermo, scappa improvvisamente rendendosi irreperibile. Gli investigatori si mettono immediatamente sulle tracce del fuggitivo che sembra aver lasciato Torino. Gli agenti del Commissariato lo localizzano in Francia e ottengono un Mandato di Arresto Europeo per la misura della Custodia Cautelare in Carcere. La fuga ha vita breve. Nella mattina del 8 gennaio C. M. – presentatosi alla Polizia Municipale Francese di Chambery per un adempimento burocratico – viene riconosciuto e arrestato. Nei prossimi giorni, concluso il procedimento di estradizione, l’uomo sarà consegnato alla giustizia italiana.