Cronaca Live
Addio crisi: Torino diventa una delle 3 case delle tecnologie emergenti. E l’ex Asilo torna ai torinesi
L’obiettivo è quello di accompagnare start-up e giovani aziende verso una rivoluzione tecnologica che permetterà loro di diventare davvero competitive
TORINO – Con un investimento di 7,5 milioni di euro da parte del Mise, Torino diventa una delle tre case delle tecnologie emergenti. Ad annunciarlo il vicepremier Luigi Di Maio, che ha reso noto di avere anche firmato il decreto per fare del capoluogo piemontese una area di crisi complessa.
Un incubatore per start-up
La casa, spiega Di Maio, è «un incubatore per startup e aziende innovative legate all’aerospazio e all’automotive, settori che sono l’identità di Torino. Rappresenterà l’interazione tra mondo dell’innovazione e 5G. A Torino c’è un ecosistema privato e pubblico pronto ad accogliere la sfida: sarà riferimento per il nord Italia e il 5G sarà l’autostrada su cui viaggerà il futuro della tecnologia».
Soddisfatta Chiara Appendino
Soddisfatta la sindaca, Chiara Appendino, secondo cui la firma del decreto che fa di Torino una area di crisi complessa «certifica che la città ha vissuto anni di crisi, ma accompagna anche le sue aziende verso quella rivoluzione tecnologica che permetterà loro di tornare competitive».
Ex Asilo torna i torinesi
Del progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino presentato dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio farà parte anche la riqualificazione dell’ex Asilo occupato di via Alessandria. Ad annunciarlo la sindaca Chiara Appendino. «Le risorse – spiega Appendino – saranno destinate a tutta la città ed è nostra intenzione includere anche l’Asilo che tornerà finalmente alla collettività con un percorso che coinvolgerà tutti. Sarà un luogo del quartiere nell’ambito di un progetto sociale».