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Appendino: «Torino deve ripartire presto», non possiamo aspettare il vaccino

Coronavirus: la sindaca Chiara Appendino, non si può chiedere ai cittadini di restare ancora a casa. Facciamolo in sicurezza, ma Torino deve ripartire presto

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La sindaca Chiara Appendino

Il lockdown sta avendo effetti pesanti sui cittadini – torinesi e piemontesi – che non ne possono più di restare in casa. Se ne rendono conto anche le autorità, che stanno studiando se e come si potrà ripartire e riaprire. È la cosiddetta Fase 2, di cui abbiamo abbondantemente parlato in questi giorni (vedi QUI e QUI). Sull’argomento è scesa in campo anche la sindaca di Torino Chiara Appendino che ne ha parlato in qualità di ospite della trasmissione Agorà, di RAI Tre.

Non si può più restare chiusi in casa

La minaccia Coronavirus Covid-19 non è ancora esaurita, e non si sa quando lo sarà davvero. E il lockdown per ora rimane. Ma, «non si può chiedere ai torinesi, ma in generale ai cittadini, di continuare a stare a casa dopo mesi senza vedere una ripartenza, perché anche dal punto di vista psicologico diventa complicato», così esordisce la sindaca Appendino nel programma di RAI 3 Agorà. «Bisogna conciliare con la sicurezza, perché sennò vanificheremmo quello che è stato fatto, ma c’è una fase in cui dovremo convivere con questo virus, questo è evidente, non possiamo aspettare il vaccino».

VEDI ANCHE: Coronavirus fase 2, il ministro Speranza: Il Calcio è l’ultima preoccupazione «con oltre 400 morti al giorno le priorità sono altre».

Ridisegnare il trasporto pubblico

Ma se secondo la Appendino non è più possibile procrastinare la riapertura e la ripartenza delle attività, per questo «ovviamente avremo bisogno del sostegno dello Stato per tutta una serie di cose che dobbiamo fare. Per esempio – ha sottolineato la sindaca di Torino – il trasporto pubblico locale, che andrà ridisegnato e potenziato, dovrà avere regole diverse. Avremo bisogno anche di risorse economiche per non mandare in fallimento le nostre aziende e accompagnare la Fase 2 per la quale sono fondamentali i servizi. Noi ci stiamo lavorando ma è evidente che servono investimenti economici».

Non deve mancare il Piemonte

In attesa della decisione del Governo per il termine del 4 maggio e delle Regioni, la Appendino ha ribadito che il Piemonte non deve restare indietro. «Il mio auspicio – conclude la sindaca – è che il Piemonte, ma anche la mia città, possano ripartire insieme alle altre regioni, perché dal punto di vista economico credo che la ripartenza, sempre in sicurezza, magari della Lombardia e del Veneto senza il Piemonte potrebbe creare grandi difficoltà economiche al nostro territorio».

VEDI ANCHE: Coronavirus le novità del 20 aprile in Piemonte: dalla Fase 2 agli orti, ai test sierologici.

E Fase 2 prima e dopo il 4 maggio: cosa ci aspetta?

Immagine di copertina: la sindaca Appendino di fronte a Palazzo Civico. Credit: Facebook-Chiara Appendino

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