Cronaca Live
Area Parco Sempione, appena “ripulita” tornano gli spacciatori
Nell’area di Parco Sempione, ripulita pochi giorni fa, la polizia municipale arresta due persone per spaccio di sostanze stupefacenti
TORINO – È durato di pochi giorni l’intervento di pulizia straordinaria compiuto al Parco Sempione -nel tratto compreso tra via Brenta e il parcheggio Fossata. L’operazione era stata svolta congiuntamente dagli agenti della Polizia Municipale e dagli operatori della ditta incaricata dagli uffici del Verde per rimuovere rifiuti, giacigli e ripari improvvisati e per sfoltire la vegetazione che, occultando alcune zone, impediva il controllo totale dell’area fornendo riparo al proliferare di attività illecite, tra le quali spaccio e prostituzione.
Gli spacciatori sono tornati
A distanza di neanche tre giorni, gli agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale, durante un intervento di monitoraggio in abiti civili dell’area, hanno notato un soggetto di origine nordafricana che, a bordo di un monopattino, si aggirava con fare sospetto tra le vie che costeggiano il parco, fermandosi di tanto in tanto a parlare con alcune persone, guardandosi costantemente le spalle. Dopo qualche istante, il soggetto ha avvicinato un altro uomo e insieme si sono inoltrati nel giardino lungo un vialetto che costeggia i campi da bocce, per poi armeggiare alla base di un albero come se stessero cercando qualcosa.
A un certo punto l’altro uomo gli ha consegnato un pacchetto e il cittadino di nazionalità nordafricana si è allontanato in direzione di via Brenta, fino alla fermata GTT di via Ala di Stura, dove si è seduto di fianco a una terza persona alla quale ha ceduto il piccolo oggetto in cambio di una banconota.
A quel punto, trovandosi in evidente flagranza di reato, gli agenti del ROS della Polizia Municipale che lo avevano seguito sono intervenuti, dapprima fermando l’uomo che aveva ricevuto il piccolo pacchetto e, non appena avuta la conferma che si trattava di sostanza stupefacente (0,27 grammi di Cocaina) per la quale aveva pagato 20 euro; altri tre agenti hanno avvicinato e bloccato anche il venditore.
Sentendosi alle corde, l’uomo di origine nordafricana ha subito ammesso di essere un consumatore con dipendenza da sostanze stupefacenti e che, non avendo disponibilità economica per pagare i suoi vizi, aveva accettato di collaborare con l’altro uomo in cambio di qualche dose per uso personale.
Il ritrovamento di altra droga
Gli agenti sono dunque tornati su via Brenta per verificare se sotto l’albero ci fosse dell’altra sostanza nascosta. Il sospetto è stato subito confermato dalla presenza dell’altro uomo, seduto sulla panchina alla giusta distanza per fare la guardia al nascondiglio. I vigili hanno scavato in prossimità di un tappo rosso posto a terra per segnalare l’esatta posizione della merce e, dopo aver rinvenuto un involucro di plastica nero contenente 76 frammenti di sostanza, equivalenti a 19,71 grammi di ‘cocaina’, hanno fermato anche lui.
Arrestati
I due, un trentaquattrenne di nazionalità marocchina e un ventiquattrenne di origine gambiana, sono stati arrestati in flagranza per il reato di ‘concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti’ di cui agli art. 110 del Codice Penale e art. 73 del D.P.R. 309/90 e accompagnati al Comando di via Bologna per gli atti di rito. Il Pubblico Ministero di turno ha poi disposto l’associazione alla Casa Circondariale ‘Lorusso Cutugno’. Nell’area, gli agenti della Polizia Municipale, oltre a siringhe e profilattici, hanno rinvenuto un diario, tuttora oggetto di indagini, che lascia ipotizzare storie di giovani ragazze costrette a prostituirsi in cambio di ‘crack’.