Cronaca Live
Bianchi non se ne va dal monastero di Bose, profonda amarezza nella comunità
Enzo Bianchi doveva trasferirsi entro il 17 febbraio, su indicazione del delegato del Papa. Ma così non è stato. Profonda amarezza nella comunità Bose a Magnano, provincia di Biella
BIELLA – Enzo Bianchi non ha lasciato il Monastero di Bose a Magnano (BI) per trasferirsi in Toscana, in base all’accordo che, secondo la Comunità, avrebbe posto fine alle tensioni interne. Un provvedimento, il trasferimento di Bianchi da Bose a Cellole, che era stato suggerito dal delegato del Papa.
Bianchi doveva andarsene entro il 17 febbraio
Il trasferimento doveva realizzarsi prima dell’inizio della Quaresima, cioè ieri. «Con profonda amarezza la Comunità – sottolinea lo stesso monastero di Bose – ha dovuto prendere atto che frate Enzo non si è recato a Cellole nei tempi indicatigli dal Decreto del Delegato Pontificio dello scorso 4 gennaio. Si trattava di una soluzione messa a punto in questi mesi con l’assenso ribadito per iscritto dallo stesso fr. Enzo e da alcuni fratelli e sorelle disposti a seguirlo per fornirgli tutta l’assistenza necessaria».
Immagine di copertina public domain – wikipedia
Paolo Botto
18 Febbraio 2021 at 15:16
Quella che date è la versione di una delle due parti in causa, dovreste aver chiesto anche all’altra parte (Bianchi tace ma altri vicini a lui scrivono !) e dato anche questa versione per essere obiettivi e non di parte (quella medioevale e di atteggiamento “non amorevole”)- Più professionismo per favore in queste cose delicate