Cronaca Live
Dai Carabinieri il bilancio dei giorni scorsi tra illegalità e criminalità diffusa a Torino e provincia
Tra il ponte di Ferragosto e i giorni scorsi, i Carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno stroncato numerosi episodi di illegalità e criminalità diffusa. Il resoconto
TORINO – Numerosi servizi coordinati di controllo del territorio in tutta l’area metropolitana torinese sono stati disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Torino per il ponte di Ferragosto e per i giorni successivi, allo scopo di svolgere un’adeguata azione di prevenzione e di contrasto nei confronti dei principali fenomeni di illegalità diffusa e di criminalità.
Droga a profusione
Nell’ambito dell’attività, i Carabinieri di Chieri hanno arrestato in flagranza un 40enne, residente a Ladispoli (RM) ma domiciliato a Chieri, che – a bordo della propria autovettura – non si è fermato all’ALT dei militari di un posto di controllo ad Arignano, ed è stato bloccato dopo un breve inseguimento. I Carabinieri hanno recuperato un involucro con 110 grammi di cocaina che il fuggitivo ha gettato dal finestrino durante la fuga. Nel garage dell’uomo, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 360 grammi di cocaina e un bilancino elettronico. L’uomo è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio.
Nella rete dei carabinieri è finito anche un altro corriere della droga: un operaio di 41 anni di Chieri che è stato fermato a bordo della sua macchina a Pecetto. Nascondeva 22 grammi di cocaina in macchina e altri14 grammi di cocaina a casa.
Entrambi i soggetti arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale “Lorusso – Cotugno” di Torino, a disposizione della Autorità Giudiziaria. L’attività dei carabinieri ha evitato l’immissione di oltre 1.500 dosi di cocaina sul mercato della droga della movida torinese.
Il supermercato non in regola
Nel corso del medesimo servizio i Carabinieri di Chieri in collaborazione con il N.A.S. CC di Torino hanno sanzionato (2.000 euro) il titolare di un supermercato per non aver “ottemperato alle procedura previste dal manuale di autocontrollo (haccp) avendo posto in vendita prodotti con termine minimo di conservazione superato di validità”.